Raccontare le comunità attraverso le immagini. In questo caso le foto delle linee ferroviarie, quelle locali, quelle ancora funzionanti, ma anche quelle divenute marginali o addirittura dismesse.

“Treni ad altra velocità” (il nuovo volume della collana “Italia della nostra gente” edito da Ecra), è una storia che percorre tutta l’Italia, raccontata attraverso le fotografie di Luca Merisio. Una storia che narra di una mobilità dolce e sostenibile, che permette conoscere il territorio in modo lento, profondo e nel rispetto dell’ambiente. Le foto accompagnano il lettore in un tour fra treni turistici (come il famoso “Trenino Rosso del Bernina”) o “abitati” da lavoratori e studenti che, quotidianamente, congiungono piccole comunità lungo tragitti immersi nel verde.

“Un libro che racconta un viaggio” ha detto Luca Merisio, durante la presentazione del 21 novembre a Roma, che racconta “di paesaggi, ma anche di persone. Racconta l’Italia della nostra gente”.

Attraverso la collana “Italia della nostra gente”, ha spiegato il Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, il Credito Cooperativo “propone ogni anno con opere sempre originali e diverse, attraverso cui raccontiamo i nostri territori”. Ricordando come le BCC, oltre ad essere l’unica presenza bancaria in più di 700 Comuni del nostro Paese, sono portatrici di un modello identitario che, attraverso il prezioso lavoro di Ecra – vogliamo preservare e raccontare”.

Una storia che ripercorriamo, ha sottolineato il Direttore Generale di Federcasse, Sergio Gatti, “attraverso fotografie sempre diverse, attraverso temi e punti di vista differenti, per raccontare le bellezze del nostro territorio e storie di comunità”.

Il volume, infatti, è anche un tuffo nel passato fra treni storici e musei a essi dedicati, come quello di Pietrarsa, realizzato nel tratto iniziale della Napoli-Portici, prima linea ferroviaria d’Italia, inaugurata il 3 ottobre 1839. In chiusura le ferrovie dismesse, a volte abbandonate, oppure trasformate nelle cosiddette greenways, da percorrere a piedi o in bicicletta.

Un libro “fatto bene”, ha spiegato il Direttore Generale della Fondazione FS Italiane e Amministratore Delegato FS Treni Turistici Italiani Luigi Cantamessa “perché nell’epoca dell’immaterialità dei social nulla è più immediato e più evocativo di una foto che ritrae il bello del nostro Paese”.

Il volume, per l’editorialista del Corriere della Sera, autore del saggio introduttivo al volume, Antonio Polito, che fotografa le vere bellezze e tipicità del nostro Paese. “Viaggiando a bordo di questi treni possiamo riflettere anche su cos’è l’Italia di oggi, un paese sempre più “spezzato” sul piano della civiltà e della demografia tra le aree opulente e prospere e quelle depresse e abbandonate”. Ecco che, secondo Polito, “l’operato di una piccola banca locale può essere paragonato proprio a un treno ad altra velocità: per il cittadino che ha bisogno di credito rappresenta quel treno locale che si ferma dove tu vivi o fai impresa, arriva quando ti serve, e di dà lo strumento per andare dove vuoi andare”.

“Il lavoro portato avanti con la Casa editrice del Credito Cooperativo per la realizzazione di questo progetto – ha detto la responsabile Archivi, Editoria e Prodotti digitali della Fondazione FS italiane Claudia Frattini -è stato possibile grazie ad una forte sintonia. Questo volume ha rappresentato un’occasione per far conoscere l’impegno e l’operato della Fondazione”.

Treni ad altra velocità. Alla scoperta delle ferrovie locali, dei territori che valorizzano e delle comunità che mettono in rete.

Fotografie di Luca Merisio. Saggio introduttivo di Antonio Polito

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