Diverse le tematiche che nel corso del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in corso a Firenze, hanno visto il contributo di esponenti del Credito Cooperativo. Da una nuova politica industriale sociale e civile, alla necessità di ripensare il sistema delle cure primarie e dei servizi territoriali, passando per una riflessione sui diversi modelli di gestione dell’energia rinnovabile, la cultura e l’immagine della comunità di domani.

Le sfide per le imprese italiane

Partiamo proprio dalle sfide che attendono le aziende italiane, dalla necessità di accelerare la transizione sociale e ambientale, immaginando una nuova politica industriale sociale e civile. Una nuova politica che sia in grado di individuare quali sono i fattori di “coopetitività” (competitività e cooperazione) per lo sviluppo, in tutti i settori.

“Una cosa è fare banca di finanza – ha spiegato il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba durante il suo intervento nel panel dedicato alla sostenibilità politica e dei territori -, un’altra cosa fare banca dell’economia reale, generando reddito”. Le BCC, ha ricordato, “rappresentano l’unica realtà bancaria banca dove possono essere amministratori quelli che ne sono soci e possono essere soci quelli che risiedono nel territorio della banca”. “Una “interconnessione” comunitaria fortissima, dimostrata anche dall’impegno della cooperazione di credito nel “finanziare i settori realmente produttivi del paese”.

Comunità di cura e medicina di territorio

Ripensare il sistema delle cure primarie e dei servizi territoriali, è un altro aspetto importante su cui aprire una profonda riflessione. Soprattutto attraverso una maggiore partecipazione delle persone attraverso azioni coordinate della Comunità, sostenute da specifici budget (sanitario, sociale, della persona, famiglia) e dalle necessarie attività di supporto (amministrativo, legale e patrimoniale).

“Nel nostro Paese – ha detto Alessandro Azzi, componente il Cda di “Gemelli a casa – Spa” e Presidente della Fondazione Tertio Millennio ETS intervenendo al panel sulla cura delle comunità – dobbiamo confrontarci con 3 driver non eludibili: il primo è la glaciazione demografica, per cui è necessario un rilancio della natalità, su cui tanto già si dice. Al riguardo, una recente indagine racconta che in Italia, tra le donne in età fertile, il 21% di queste non vuole avere figli e il 29% è scarsamente interessata. Un altro problema è relativo alla prospettiva di vita: sebbene si alzi sempre di più in termini di età, l’aspettativa di vita in salute a Bolzano è di 16 anni in più rispetto all’aspettativa di vita in salute in Calabria”.

“Un altro grande problema da affrontare – ha sottolineato -è poi una visione ospedalocentrica della sanità. Un passaggio indispensabile in queste direzioni è quello innanzitutto di comprendere la necessità di impiegare maggiori risorse per annullare le problematiche già elencate”.

Le forme di partecipazione e governance dell’energia

Guardare ad un futuro sostenibile significa anche riflettere su quali modelli di gestione dell’energia rinnovabile sono in grado di produrre impatto, infrastrutture sociali e partecipazione delle comunità locali.

Su questo aspetto, ha portato il proprio contributo Gianni Parigi, vice direttore della Federazione Toscana BCC e SIEVEnergie.

SIEVEnergie è la comunità energetica promossa e sostenuta dalla BCC Pontassieve. Una comunità energetica che si caratterizza per il forte localismo, l’attenzione al sociale e l’apertura a tutta la comunità.

“È necessario – ha sottolineato – raccogliere la sfida della transizione per sfruttarne le enormi opportunità e le CER possono rappresentare una grande occasione per le comunità locali”.

“Promuovere e costituire cooperative per la gestione di CER rappresenta una grande occasione per le BCC, per essere a supporto del territorio e accompagnare in questo percorso coloro che vorrebbero intraprendere questa strada, ma non possono per diverse motivazioni”. “Siamo consapevoli che la cooperativa permette di governare la transizione localmente, portando la governance dei bisogni delle comunità a livello locale e favorendo la capacità di autodeterminazione”.

Anche la cultura può fornire un grande contributo al benessere delle persone e allo sviluppo delle Comunità se è capace di individuare e sperimentare nuovi modelli di partecipazione e produzione culturale.

“Partecipazione e cultura – ha detto Matteo Spanò, Vice Presidente Federcasse e Presidente MUS.E nel corso del panel “La cultura come strumento di partecipazione e inclusione” – sono due elementi imprescindibili. Quello alla cultura deve essere un diritto, capace di portare al bene comune e alla felicità pubblica. In questo momento in cui lo Stato ha meno possibilità di investire nel sistema culturale, oltre ai privati bisogna cercare altre soluzioni, anche territoriali”.

Per immaginare la comunità di domani, guardando alle migliori esperienze di amministrazione locale che si occupano di economia civile, attraverso progetti di rigenerazione sociale e ambientale, e alle migliori esperienze di amministrazione sostenibile e condivisa in Italia.

“E’ essenziale – ha detto Teresa Fiordelisi, presidente di iDEE Associazione delle Donne del Credito Cooperativo, presidente di BCC Basilicata e consigliera nazionale di Federcasse , intervenendo durante il panel “Immaginare le Comunità di domani”- che le amministrazioni e gli altri soggetti che abitano i territori, come le BCC, lavorino per quella che il sociologo Vito Teti chiamava restanza. Ovvero il desiderio e la volontà di dare un nuovo senso ai luoghi. E questo non riguarda soltanto i piccoli paesi ma anche le città, le metropoli, le periferie. Per questo la restanza non rappresenta una scelta di comodo o di attesa, ma un processo dinamico, creativo, anche conflittuale, ma potenzialmente rigenerativo tanto del luogo abitato, quanto per coloro che restano ad abitarlo”.

Potrebbe interessarti anche

Hub Vaccinale inCooperazione. Nuove date a Pinzolo

A Roma la prima Giornata della Sostenibilità Cooperativa

BCC Mediocrati. Presentato il 17mo Rapporto sull’economia cosentina

Le BCC a sostegno della popolazione ucraina

Attenzione alle truffe perpetrate a nome di “BCC Federcassa Spa”

Resta aggiornato sul mondo del Credito Cooperativo