Quando e dove è nata la crisi dell’energia che oggi, alimentata dalle tensioni geopolitiche dell’Est europeo, sta colpendo imprese e famiglie italiane? Come affrontarla senza compromettere la transizione verso le fonti rinnovabili? Perché serve una “rivoluzione energetica”? Questi i temi affrontati nel seminario “La mutualità energetica. Superare la crisi dei prezzi. Accompagnare la transizione: i vantaggi di acquistare in consorzio”. Il seminario si è tenuto il 23 febbraio in diretta streaming sul portale e sulle pagine social del Credito Cooperativo.

Organizzato dalla ScuolaCooperativa di Federcasse in collaborazione con il Consorzio BCC Energia, il webinar è stato un’occasione per capire quali sono le cause della crisi energetica che stiamo vivendo e qual è il ruolo della cooperazione di credito nel sostenere le tante imprese e famiglie colpite dal caro bollette. Ma anche per fare il punto sulla strada percorsa fino ad oggi dal Consorzio BCC Energia. Nato nel 2009 da un’iniziativa di Federcasse, ha mostrato la sua utilità ed efficacia tutelare le banche consorziate e i loro soci e clienti dalla “tempesta perfetta” che si è scatenata sui consumi energetici.

LA MUTUALITÀ ENERGETICA, PREZIOSA INTUIZIONE PER SUPERARE LA CRISI

“Una delle transizione di cui si parla maggiormente è quella energetica, ed assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili, moderni è uno degli obiettivi puntuali dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”. A ricordarlo, aprendo il seminario, il Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba.

“La strada da percorrere per il completo raggiungimento di questo obiettivo è ancora lunga, ma nel mondo del Credito Cooperativo non partiamo da zero, anzi. La preziosa intuizione di costituire un Consorzio per i Servizi Energetici ci fa essere al passo; forse anche più avanti di molti altri, rispetto ai traguardi ambiziosi dell’agenda Onu”. Dunque, “il tema della mutualità energetica – ha sottolineato ancora dell’Erba – è non soltanto incredibilmente attuale, ma anche incredibilmente consonante con il ruolo e la missione delle banche cooperative; più in generale, è un terreno dove le soluzioni “cooperative” possono essere efficaci come non mai”.

“Al di là delle economie di scala è centrale, in un approccio “cooperativo”, il tema della naturale propensione al ‘bene comune’ e del mettere in condivisione i vantaggi. Non è una mera questione di ‘spesa’ – ha proseguito dell’Erba – ma di ragion d’essere”. A tutte le latitudini. Attraverso il progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador” – ha ricordato infatti dell’Erba -, le BCC hanno erogato negli ultimi anni oltre 4 milioni di crediti agevolati. Crediti finalizzati all’installazione di pannelli solari nelle comunità di campesinos e indigeni dell’Ecuador.

Le BCC PRONTE ALLA RIVOLUZIONE ENERGETICA COOPERATIVA

E’ una rivoluzione energetica cooperativa, quella che ispira l’azione del Consorzio BCC Energia, anche e soprattutto in tempi di crisi. Ma come si fa questa rivoluzione?

“Per portare avanti la nostra rivoluzione energetica cooperativa dobbiamo credere insieme in qualcosa di condivisibile, sentirci parte della stessa squadra e con un obiettivo comune” ha sottolineato Daniele Ziveri, Direttore Generale del Consorzio BCC Energia, intervenendo al seminario organizzato dalla ScuolaCooperativa di Federcasse.

“I numeri (favorevoli) indicano un percorso virtuoso, nella logica della mutualità efficiente, ma in BCC Energia c’è qualcosa di più. Un approccio all’energia – ha aggiunto – che si interroga su quale beneficio e impatto possiamo creare, partendo dalle utilità per famiglie e imprese, anche nei territori. Questa è la nostra vera rivoluzione”.

LA TEMPESTA PERFETTA: COSA STA SUCCEDENDO NEL MERCATO DELL’ENERGIA

Prima, il crollo dei consumi e dei prezzi dovuto alla pandemia da Covid-19. Un inizio di 2021 tranquillo, poi nella seconda metà dell’anno scorso, una tempesta perfetta di cui nessuno aveva neanche lontanamente immaginato l’arrivo. È stato questo l’incredibile e paradossale andamento dei mercati energetici negli ultimi due anni. A fare chiarezza sulle motivazioni della crisi che stiamo attraversando e su cosa dobbiamo attenderci in futuro, Vittorio Favaro, Responsabile Area Tecnica BCC Energia, intervenendo al convegno online sulla mutualità energetica.

DAL GAS AI TITOLI PER RIPAGARE L’INQUINAMENTO: TUTTE LE CAUSE DELLA CRISI

La prima e principale causa della situazione emergenziale di oggi – ha evidenziato Favaro – è l‘impennata del prezzo del gas naturale; prezzo che determina quello dell’energia elettrica in mercati come quello europeo dove la quota rilevante di energia elettrica è prodotta da centrali a gas naturale. Una crescita esponenziale, a partire dalla seconda metà del 2021, dovuta in una prima fase da una serie concomitante di fattori, come condizioni climatiche particolari (una sensibile diminuzione della produzione di energia eolica del nord Europa) e dall’aumento della domanda dopo la fine del lockdown, soprattutto dall’Asia; a seguire, dalla scelta esclusivamente politica della Russia di ridurre i flussi di gas verso l’Europa ai minimi storici (il 70% del gas naturale importato in Italia arriva da quel Paese); infine, alimentata dalle tensioni geopolitiche in Ucraina.

GLI INTERVENTI DEL GOVERNO: SIGNIFICATIVI MA NON BASTANO

Con i recenti provvedimenti normativi, il governo italiano – ha ricordato Favaro – è corso ai ripari azzerando dal quarto trimestre 2021 gli oneri di sistema pagati in bolletta; fissando al 5% l’IVA sul gas naturale per il primo semestre 2020; intervenendo sulle aziende energivore e gasivore più rilevanti; allargando la platea dei beneficiari dei bonus elettrico e gas, un contributo al pagamento delle bollette per le famiglie che si trovano in maggior difficoltà. “Sono interventi significativi in valore assoluto e per il bilancio dello Stato” ha osservato Favaro. Ma “si dissolvono negli aumenti esponenziali subiti dai consumatori e dalle imprese in bolletta”.

PER LE BANCHE DI BCC ENERGIA, UN RISPARMIO DI OLTRE 9 MILIONI DI EURO

Se guardiamo all’impatto della crisi energetica su soci e mandanti del Consorzio BCC Energia – ha spiegato ancora Favaro – grazie ad un’attenta valutazione del fornitore di energia dal punto di vista economico-finanziario si è garantita la continuità anche quando molti fornitori sono stati travolti dalla tempesta dei prezzi energetici. Inoltre, BCC Energia ha optato per una tipologia di contratto “strutturato” che combina l’80% del prezzo fissato con il restante 20% indicizzato al prezzo di mercato. Questo ha consentito alle BCC consorziate ed alle aziende loro socie e clienti di risparmiare nel 2021 più di 9 milioni di euro sul prezzo medio dell’energia.

Nel 2021 – inoltre – attraverso il Consorzio BCC Energia sono state ridotte le emissioni di Co2 di 35.248 tonnellate. Le BCC e le imprese socie o clienti aderenti al Consorzio, che promuove l’acquisto di energia proveniente unicamente da fonti rinnovabili, sempre nel 2021 hanno consumato 132.669.170 kWh di energia green a condizioni agevolate. Dalla nascita di BCC Energia ad oggi, il risparmio complessivo “in bolletta” è stato di oltre 31,81 milioni di euro.

NONOSTANTE LA CRISI, CI SONO BUONE NOTIZIE PER LA SOSTENIBILITÀ

Ma sul fronte energetico, ci sono anche buone notizie. A segnalarle, il Direttore Generale di BCC Energia Daniele Ziveri. “Il rovescio della medaglia – ha spiegato nel corso del webinar – è che efficienza energetica e auto-produzione, con questo andamento di mercato, pagano molto di più perché sono molto più convenienti”. Per quanto riguarda l’auto-produzione di energia – ad esempio installando pannelli fotovoltaici nella propria abitazione – le rinnovabili riducono l’esposizione all’andamento di mercato e anche la necessità di importare gas. Mentre per quanto concerne l’efficienza energetica – ha proseguito – “se per tenere accesa una lampadina in un 1 anno si spendono 42 euro, utilizzando una nuova lampadina LED ne spenderemo 5. Un discorso che si può estendere a tutte le fonti di energia pulita”.

IL VANTAGGIO DI ESSERE PARTE DEL CONSORZIO BCC ENERGIA

La promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica sono obiettivi statutari del Consorzio BCC Energia, che oggi vede 138 consorziati, di cui 118 BCC, 11 Federazioni locali e 9 società ed enti del Credito Cooperativo. In controtendenza con le logiche di mercato tradizionali, il consorzio garantisce equità dimensionale e territoriale ai proprio consorziati. Non ci sono differenze di prezzo in relazione alle dimensioni dei consorziati, né alla loro dislocazione geografica.

La preziosa intuizione di costituire un Consorzio per i Servizi Energetici ci fa essere al passo, forse anche più avanti di molti altri
Augusto dell’Erba, Presidente di Federcasse

Per i propri consorziati, BCC Energia vuole essere un’ “antenna” per intercettare opportunità e un presidio specialistico, capace di dare ai “piccoli” strumenti da “grandi”. Affiancandoli in un percorso di miglioramento continuo che ha come obiettivo finale la carbon neutrality, l’impatto zero sul clima.

Questo percorso di rivoluzione delle logiche tradizionali – ha proseguito Ziveri – consiste in una selezione stringente dei fornitori che partecipano alla gara in base a parametri tecnici e dimensionali; nella definizione del prezzo e di tutti i dettagli contrattuali per minimizzare il rischio; nella verifica puntuale e costante delle fatture. Ancora, il Consorzio BCC Energia offre un affiancamento costante nel capire dove e come conviene investire per iniziare a risparmiare da subito in bolletta e poter ripagare l’investimento che, in particolare nella fase di avvio, può essere importante.

In questa logica, il Consorzio ha stretto accordi con Enel X per offrire una scontistica riservata alle Consorziate e Aziende clienti, ma anche per promuovere la mobilità elettrica nelle città, nelle aree metropolitane e nelle zone interne del paese. Così come si sta muovendo lungo la nuova frontiera delle comunità energetiche fra cittadini, imprese, enti e associazioni per condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili a fini di produzione e auto-consumo. Fornendo anche assistenza tecnica, una sorta di “cabina di regia” in particolare nella fase di start-up.

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