Il Fondo Pensione Nazionale per il personale delle BCC si conferma “patrimonio comune” del Credito Cooperativo. Una realtà che ha fatto della prossimità e dell’assistenza agli iscritti un punto di forza, con uno sguardo particolare rivolto ai giovani, che dovranno costruire oggi il loro futuro previdenziale. Ne parliamo con Giuseppe Mazzoldi, presidente Del Fondo Pensione Nazionale BCC.

Giuseppe Mazzoldi, presidente Del Fondo Pensione Nazionale BCC.

Il Fondo Pensione Nazionale del Credito Cooperativo ha oltre 30 anni di attività. Un servizio professionalmente qualificato e attento alle effettive esigenze degli iscritti, non solo nel momento decisivo del pensionamento, ma anche in alcune delicate fasi della vita. Come rendere questo strumento, che è un vero e proprio “bene comune” del Credito Cooperativo, sempre più efficiente?

La previdenza complementare in Italia dovrà sempre più elevarsi ad un ruolo centrale nell’economia nazionale ed in questo senso il Fondo Pensione Nazionale BCC ha consolidato la formazione e ricercato personale con professionalità adeguate ed amministratori con esperienze specifiche. Tali “skills” rappresentano per il Fondo elementi imprescindibili da mantenere e sviluppare, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà per tutto il tessuto produttivo del Paese.

Il Fondo, in quanto patrimonio comune del Credito Cooperativo, ha sviluppato in questi ultimi anni esemplari iniziative in termini di assistenza ed informativa agli iscritti e ha realizzato un’ampia diversificazione degli investimenti a livello globale con risultati notevoli e un’attenta valutazione del rischio, conseguendo anche ottimi rendimenti. Il Fondo ha promosso la diffusione della cultura finanziaria e una sempre più approfondita valutazione delle opportunità di investimenti in economia reale, che appaiono più in linea con le attese di rendimento e di orizzonte di investimento di medio e lungo termine.

In quest’ottica, il Fondo oggi può vantare la partecipazione indiretta, tramite fondi di Private Equity, Private Debt, fondi infrastrutturali e fondi immobiliari, ad oltre 630 Pmi. In ottemperanza alla “mission” originaria ed alla sempre più diffusa esigenza di allineare gli investimenti ai criteri di sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance) nelle scelte di portafoglio, il Fondo si appresta a presentare il primo bilancio ESG in occasione della prossima tornata assembleare. E svilupperà in futuro un sempre più accurato sostegno alle esigenze degli iscritti attraverso un continuo e costante efficientamento dell’attività.

Presidente, il Censis ha stimato che fra trent’anni in 5,7 milioni rischiano di ritrovarsi con assegni di pensione sotto la soglia di povertà. Diventa, quindi, sempre più importante una pensione complementare che si aggiunga a quella pubblica per attenuare il rischio di nuove disuguaglianze. Quale può essere, dal suo punto di osservazione, il giusto punto di incontro, o di “tenuta”, tra queste due forme previdenziali?

Coniugare le prestazioni erogate dalla previdenza pubblica con lo strumento previdenziale complementare è un’esigenza fondamentale per ogni lavoratore. Comprendere l’importanza di colmare la differenza tra la prima rata di rendita di pensione e l’ultimo stipendio da lavoratore (“gap previdenziale”) è la chiave per trovare quell’adeguato sostegno finanziario indispensabile per un sostenibile futuro pensionistico. Il crocevia tra il pubblico e privato può essere ricondotto, quindi, alla necessità di un’attenta pianificazione previdenziale individuale.

Questa, ad esempio può essere implementata attraverso la costante crescita del la propria posizione realizzata attraverso la contribuzione obbligatoria e l’eventuale conferimento del TFR ed incrementata da contribuzioni volontarie aggiuntive sistematiche o “spot”, che possono beneficiare delle favorevoli agevolazioni fiscali previste con i massimali imposti dalla normativa. Non va trascurato il problema legato alla scarsa attenzione dei giovani.

In questo senso riteniamo siano necessari interventi legislativi che im pongano percorsi più obbligatori e stringenti per i nuovi assunti ed un continuo sviluppo di un’adeguata formazione ed informazione che consenta una maggiore cognizione del futuro previdenziale che si realizzerà fra 30/40 anni. Ciò, al fine di stimolare sempre più un’azione proattiva e consapevole da parte dei cosiddetti “millenials”.

Quali sono state le performance del Fondo Pensione nell’ultimo anno?

Il Fondo nel corso del 2019 ha conseguito dei risultati reddituali ottimali e lusinghieri, soprattutto con riguardo ai principali indicatori di rischio sostenuto, significativamente al di sotto di quelli evidenziati dal parametro di riferimento. Tutte le linee finanziarie hanno battuto il benchmark registrando, peraltro, rendimenti anche a doppia cifra.

Ad esempio, al 31 dicembre 2019, il comparto “Raccolta” (Ex Orizzonte 10) ha realizzato una performance del 6,16% contro un 5,84% del benchmark, mentre il comparto “Crescita” (Ex Orizzonte 20) dell’8,79% contro il 7,89%; e in particolare, il comparto “Semina” (Ex Orizzonte 30) dell’11,16% contro il 9,62%. Nello stesso periodo, il comparto “Raccolta” ha evidenziato una volatilità dei rendimenti inferiore del 26,22%rispetto al benchmark; il comparto “Crescita” una volatilità dei rendimenti inferiore del 28,35% rispetto al benchmark, ed il comparto “Semina” una volatilità dei rendimenti inferiore del 33,34%rispetto al benchmark. Infine, per il comparto “TFR Tacito”, che accoglie esclusivamente i conferimenti del TFR tacito degli aderenti, il rendimento è da riferire alla disciplina delle forme pensionistiche (D.lgs 252/2005 art. 8 comma 9).

Mentre, il comparto assicurativo “Orizzonte 5” ha realizzato una performance del 2,08% contro lo 0,99% del benchmark al 30 giugno 2019, data di chiusura del comparto per scadenza delle polizze.

Potrebbe interessarti anche

Il futuro dei borghi nell’era dell’economia circolare

Essere “impact” per un’economia differente

Nuovi percorsi e comparti per gli iscritti al Fondo Pensione Nazionale BCC

Le BCC a sostegno della popolazione ucraina

Attenzione alle truffe perpetrate a nome di “BCC Federcassa Spa”

Resta aggiornato sul mondo del Credito Cooperativo