Fisco, scuola, turismo ed equità di genere. Il Festival Nazionale dell’Economia Civile continua ad essere anche un luogo di proposte che saranno portate avanti per rendere l’Economia Civile e la sostenibilità integrale elementi centrali di qualsiasi politica nazionale e locale.

Vediamo nel dettaglio i quattro macro- temi e le proposte definite a conclusione della quarta edizione del Festival, che si è tenuto a Firenze dal 16 al 18 settembre 2022:

PER UN FISCO GENERATIVO, NELL’OTTICA DELL’ECONOMIA CIVILE

L’attuale sistema di tassazione manca di un’attenzione alla capacità generativa, alla semplicità e all’equità. Un fisco giusto ed efficiente deve essere anche un fattore di crescita e di sviluppo del Paese favorendo la creazione di nuove opportunità per cittadini, famiglie e imprese.

Quattro i principi a cui fare riferimento:

EQUITÀ: combattendo l’evasione fiscale, definendo livelli di esenzione per i redditi più bassi e spostando parte del carico fiscale dai redditi ai patrimoni
IMPATTO SOCIALE ED AMBIENTALE: contribuendo alla lotta al climate change, spostando la tassazione dai «beni» (lavoro) ai «mali» (emissioni climalteranti), anche introducendo i CCD, Contracts for carbon differences, che permettono allo Stato di fissare un premio per la de-carbonizzazione e con la Carbon border adjustment tax.
LA CAPACITÀ DI FAVORIRE NUOVE ATTIVITÀ economiche per lo sviluppo e la trasformazione dell’economia e l’occupazione dignitosa; valorizzare le imprese aventi una funzione sociale, quali le società cooperative e le imprese sociali.
LA RESILIENZA: per consentire ai cittadini ed alle imprese un rapporto giusto, che tenga conto delle variazioni di reddito ed assicuri certezza e chiarezza dei diritti e dei doveri.

SCUOLA, UN RUOLO FONDAMENTALE PER L’ECONOMIA E PER UNA TRASFORMAZIONE DELLA SOCIETA’

Gli interventi per la Scuola vanno inquadrati nel più ampio tema dell’educazione dei giovani e della società, per una società armonica, accogliente e sostenibile. La scuola svolge un ruolo fondamentale per rispondere ai bisogni educativi di trasformazione della società per una vita più equa e dignitosa per tutti.

Alcune proposte in particolare:

Occorre attrarre nella scuola i laureati più qualificati e trattenere i migliori insegnanti che siano motivati a stabilire un rapporto educativo di crescita con i giovani.
Co-progettare con il Terzo Settore una formazione di base per i docenti; per fornire conoscenze e competenze su sostenibilità, solidarietà e cooperazione, mutualismo, economia civile, voto col portafoglio, ecc.
Definire sistemi di valutazione dell’apprendimento basati su sensibilità e competenze legate alla sostenibilità sociale e ambientale.
Potenziare la figura dei dirigenti scolastici come “architetti di sistema” aperti all’innovazione del territorio, alle “contaminazioni” formali e informali tra scuola e territorio; assegnando un pacchetto orario ben proporzionato a seconda dell’impegno gestionale; istituendo ore di formazione; costituire reti locali per l’innovazione locale, la co-progettazione e la facilitazione dei rapporti con le risorse umane presso le principali università e organizzazioni locali e nazionali.
La creazione di team di professori universitari che possano occuparsi gratuitamente della formazione dei docenti delle scuole. Formazione da portare avanti attraverso materiali di approfondimento didattico e lezioni collettive sull’Economia Civile, la sostenibilità e il Benessere Equo e Sostenibile.
La realizzazione di una piattaforma open source che possa trasmettere contenuti aggiornati sugli ultimi sviluppi legati alla sostenibilità e all’Economia Civile. Saranno organizzativi dei momenti di formazione collettiva a livello regionale per i docenti interessati, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.

TURISMO IMPACT, RIPOPOLARE I TERRITORI. IL RUOLO DELLE BANCHE DI COMUNITA’

È necessario lavorare per ripopolare territori densi di storia, cultura e tradizioni. I borghi sono luoghi che riconnettono la persona a valori quali benessere, felicità e sostenibilità. In particolare, riteniamo che si debba finalmente avanzare una vera e propria politica economica per i territori svantaggiati. Inoltre, è necessario mettere al primo posto il varo di una legge nazionale sulle cooperative di comunità ed una indispensabile correzione all’attuale disciplina delle comunità energetiche.

Le banche mutualistiche di comunità sono presenti in 705 Comuni (il 95% con meno di 5 mila abitanti) che non avrebbero altrimenti alcun servizio bancario di prossimità. E’ una delle espressioni della Finanza civile. Ma il rischio della «desertificazione bancaria» in molte aree del Paese resta e cresce di anno in anno; oggetto di preoccupazione per molte Amministrazioni comunali e regionali.

Opportune misure nazionali o regionali per rendere sostenibile la presenza di sportelli di banche costituirebbero un «investimento» per le comunità.

Per un Turismo Impact, in particolare, è necessaria la creazione di un Community land Trust, di natura pubblicistica, per il recupero degli edifici di interesse storico ed architettonico in stato di abbandono dei piccoli comuni italiani. In modo da renderli accessibili al pubblico e per gestirli come luoghi condivisi per lo smart working.

EQUITA’ DI GENERE, PER UNA SOCIETA’ INCLUSIVA

Diverse sono le altre iniziative avviate dal Governo per portare l’occupazione femminile all’obiettivo del +4% entro il 2026. In particolare, alcuni strumenti innovativi ed efficaci sono la certificazione della parità di genere, inserita nel codice degli appalti per premiare le aziende che se ne avvarranno; la UNI/PdR 125:2022 che introduce uno standard nazionale per valutare e misurare le politiche di parità di genere all’interno delle organizzazioni pubbliche e private.
Da soli però non bastano per una piena realizzazione del PNRR nella prospettiva di una piena partecipazione delle donne al mondo del lavoro. E’ necessario:

Indirizzare le premialità verso chi contribuisce concretamente alla promozione della parità di genere e non si fermi ad aspetti puramente formali.
Dirigere le risorse limitate del PNRR verso le imprese che investono nel cambiamento e nella parità di genere che richiede formazione specialistica; supporto e accompagnamento, secondo un approccio di sostenibilità integrale in linea con i principali adempimenti ESG.
Oltre al lavoro di compliance sugli indicatori ESG, evidenziare i percorsi di formazione e crescita all’interno dell’azienda che coinvolga tutti gli stakeholder dell’impresa. Solo in questo modo si incentiva una cultura inclusiva e partecipata.

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