I risultati dei primi 9 mesi del 2023 delle 5 BCC appartenenti alla Federazione del Nord Est che riunisce gli istituti veneti aderenti al Gruppo Cassa Centrale Banca (Banca Adria Colli Euganei, BVR Banca – Banche Venete Riunite, Banca Prealpi San Biagio, Banca del Veneto Centrale e Cortinabanca) confermano “la capacità delle BCC di realizzare una consistente redditività, anche in un contesto economico e sociale particolarmente complesso”. A sostenerlo è il presidente della Federazione del Nord Est, Lorenzo Liviero in una nota stampa che ha evidenziato come “tali risultati confermano la validità del nostro modello di business diversificato che consente di generare valore e benessere non solo economico, ma anche sociale ed ambientale, per i nostri clienti, famiglie e PMI delle nostre comunità”. In prospettiva, ha poi concluso il presidente “le banche della nostra Federazione si focalizzeranno ancora di più ad investire sulle persone, sull’innovazione tecnologica e digitale e sulla sostenibilità”.

I risultati consolidati al 30 settembre 2023 hanno confermano una gestione di bilancio sana e prudente delle 5 BCC venete. Gli attivi totali hanno raggiunto gli 11,7 miliardi di euro, mentre i prestiti alla clientela ammontavano a 6,1 miliardi di euro (con un calo del 5% rispetto a fine 2022). In aumento la raccolta complessiva che ammontava a 15,5 miliardi di euro (+0,12%). In particolare, la raccolta diretta dalla clientela pari a 9,1 miliardi di euro è cresciuta dell’2,3% rispetto alla chiusura di bilancio 2022, a conferma dell’attenzione e dell’impegno delle banche e del Gruppo Cassa Centrale Banca nel tutelare e valorizzare il risparmio delle famiglie e delle imprese del territorio. Inoltre, i depositi a termine e le obbligazioni della clientela raggiungevano quasi un miliardo di euro in aumento del 132% rispetto a fine 2022. La raccolta indiretta si attestava a 5 miliardi di euro in aumento del 14,2%, beneficiando pure dell’andamento positivo dei mercati finanziari.

L’utile netto era pari a 148 milioni di euro, in aumento del 63% rispetto a settembre 2022 e rifletteva il forte incremento dei proventi dell’attività caratteristica. Il margine di interesse si attestava a 243,5 milioni di euro (+23% a/a). Tra le principali componenti si registrava il contributo positivo della componente commerciale e del portafoglio titoli di proprietà. Le commissioni nette ammontavano a 67,4 milioni di euro (+4,1% a/a). Il margine di intermediazione risultava pari a 271,2 milioni di euro (+6,6% a/a) rispetto ai 254,2 milioni di euro a fine settembre 2022. Il cost/income di periodo risultava stabile al 54,28%, mentre il ROE è atteso per fine periodo al 14%. I tassi di copertura del credito deteriorato si incrementavano ulteriormente, confermandosi tra i più elevati del sistema bancario italiano, attestandosi quasi al 96%. Il rapporto tra i crediti problematici netti e gli impieghi netti verso la clientela (NPL ratio) si posizionavano allo 0,18%.

Il Texas ratio, rapporto tra il totale dei crediti deteriorati netti e il patrimonio netto tangibile, era pari al 21,5%, rispetto al 29,1% di fine 2022. Per quanto riguarda la solidità patrimoniale delle banche a tutela della clientela, il CET1 Ratio era pari al 31,41%. I fondi propri hanno raggiunto complessivamente 1,2 miliardi di euro, in crescita del 14,5% rispetto a settembre 2022.

Al 30 settembre 2023, le 5 banche associate alla Federazione Nord Est contavano 196 sportelli e 1.400 collaboratori. I soci erano pari a 48 mila.

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