Molto partecipato il convegno organizzato il 21 marzo dalla BCC Vicentino Pojana Maggiore intitolato “ESG – sfide e nuove opportunità nel contesto della transizione sostenibile”. L’iniziativa è il primo di una serie di convegni che la banca andrà ad organizzare per la propria clientela. Presenti in questo evento molti imprenditori, liberi professionisti, numerosi esponenti delle associazioni di categoria e anche alcuni sindaci dei Comuni dove la BCC ha le proprie filiali.

I criteri ESG sono importanti perché permettono di misurare in modo preciso e sulla base di parametri standardizzati e condivisi le performance ambientali, sociali e di governance di un’azienda.

Per lungo tempo l’impegno sociale, ambientale e le buone pratiche di governance di una organizzazione hanno rappresentato una scelta del tutto libera e indipendente da parte delle organizzazioni e così la loro rappresentazione e la relativa comunicazione. I risultati raggiunti venivano rappresentati sulla base di scelte e logiche legate a ciascuna realtà e non potevano essere “misurate”.

L’evento ha visto esperti del settore fornire comunicazioni chiare e dirette su questo tema. L’incontro è stato aperto dal presidente della BCC, Giancarlo Bersan e dal direttore Giovanni Tosetto.

Preziosi i contributi di Felicita De Marco, Responsabile Group Sustainability & ESG Strategy ICCREA Banca SPA e di Luciano Sassetto, direttore Generale di Fidi Nordest, di Cinzia Nicolin, Risk Manager, Responsabile Compliance e Responsabile Antiriciclaggio di Fidi Nordest.

Nello specifico, Felicita De Marco, in particolare, ha ricordato che le risorse finanziarie raccolte dalle BCC vengono quasi totalmente impiegate negli stessi luoghi dove vengono create e mirano a sostenere lo sviluppo economico e sociale di lungo periodo. E che la sostenibilità è la carta d’identità del Credito Cooperativo e trova espressione formale nello Statuto. Un valore che fa parte del patrimonio storico della BCC Vicentino.

De Marco ha sottolineato poi che lo scopo del Gruppo ICCREA è quello di essere il motore bancario del cambiamento sostenibile e socialmente inclusivo dei modelli di sviluppo delle comunità locali, con il fine di rafforzare il suo ruolo sociale presso i territori in cui opera e, attraverso le BCC, promuovere un impatto sociale positivo e una transizione ecologica che non lasci indietro nessuno. Ha parlato, infine, dell’impatto della sostenibilità sulle PMI e approfondito il quadro normativo e le prospettive future, precisando che l’integrazione dei fattori ESG nei processi aziendali attiene a due ambiti: l’ambito normativo (che fissa obiettivi entro cui ogni impresa è tenuta ad agire) e l’ambito relativo al mercato (che introduce l’upgrade rispetto all’obbligo normativo a cui l’impresa può decidere di aderire). “La sostenibilità – ha affermato Felicita De Marco – non è solo un tema di valori ma anche un tema di valore”.

Sono seguiti gli interventi del direttore Luciano Sassetto e di Cinzia Nicolin di Fidi Nordest che hanno posto l’attenzione sulla rendicontazione di sostenibilità e il suo relativo impatto sulle imprese di piccole dimensioni, parlando del ruolo degli intermediari finanziari e del ruolo dei Confidi. Interessante è stato il passaggio sugli strumenti tramite i quali il sistema cooperativo e associativo deve operare.

La sostenibilità non va vista (solo) come rischio per le imprese di piccola dimensione, ma (anche) come un’ottima opportunità per distinguersi e costruire elementi di competitività.

Al tempo stesso, ci sono compiti importanti anche per gli intermediari finanziari e le Associazioni nel campo della formazione, della consulenza e dell’accompagnamento.

Gli esponenti di Fidi Nordest, Sassetto e Nicolin hanno ribadito che gli strumenti finanziari e i framework normativi per affrontare la transizione green non mancano. Ma per semplificare le procedure di valutazione del merito creditizio ed accelerare l’accesso al credito serve un dialogo continuo fra l’Impresa e la banca. Tocca alle banche affiancare l’imprenditore in queste sfide, ampliando la sfera dell’analisi del merito creditizio e offrendo strumenti che aiutino le organizzazioni meno strutturate ad affrontare il processo di transizione green.

A questo è possibile aggiungere un lavoro continuo di sviluppo dei network territoriali di imprese, Associazioni, Confidi e CCIAA, con competenze e professionalità su cui i clienti possono fare leva. Sono stati messi in luce, al termine degli interventi, i vantaggi per le PMI che rientrano nei parametri ESG, come l’accesso a nuove forme di finanziamento innovative (finanza sostenibile) e la maggiore facilità nell’accesso al credito, nonché un costo dei finanziamenti solitamente più basso rispetto a quello tradizionale, ma anche la possibilità di rientrare nei criteri richiesti dai bandi di finanza agevolata con il PNRR. Senza dimenticare il vantaggio competitivo: le aziende che riescono ad adottare pratiche sostenibili in linea con i criteri stabiliti dalla tassonomia potranno ottenere un vantaggio competitivo (consumatori e supply chain).

(Nella foto di apertura, da sinistra, Arianna Lorenzetto (resp. MK & C. BCC Vicentino), Felicita De Marco (resp. Group Sustainability & ESG Strategy ICCREA Banca SPA), Giovanni Tosetto (direttore BCC Vicentino), Giancarlo Bersan (presidente BCC Vicentino), Moreno Fortuna (vice presidente BCC Vicentino), Luciano Sassetto (direttore Fidi Nordest) e Cinzia Nicolin (resp. Area Controlli Fidi Nordest)).

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