La BCC di Capaccio Paestum e Serino ha celebrato i 70 anni dalla sua costituzione. Era nata, infatti, il 18 ottobre 1953, dalla volontà di 88 soci fondatori, la Cassa Rurale ed Artigiana di Capaccio. Ed in occasione proprio della giornata della ricorrenza la BCC ha organizzato – nella cornice del NEXT -Ex Tabacchificio di Capaccio Paestum – un grande incontro dal titolo “BCC, la banca che serve. Ieri, oggi e domani”.

Una grande festa per riflettere ed immaginare, partendo dall’esperienza maturata in tanti anni di storia e di vicinanza al territorio, come si possa migliorare il presente e soprattutto il futuro. “L’auspicio – ha affermato in apertura dei lavori il presidente Rosario Pingaro– è quello di mantenere il medesimo spirito dei padri fondatori nel cercare un cambiamento partendo da noi stessi e di trovare il coraggio per adattarsi a nuovi problemi ed affrontare nuove sfide, continuando ad essere banca di relazione e di comunità ed affondando sempre più le nostre radici nelle realtà locali.”

Sono seguiti i saluti istituzionali del presidente della provincia di Salerno e sindaco del Comune di Capaccio Paestum Franco Alfieri e del presidente della provincia di Avellino e sindaco del Comune di Montella Rizieri Buonopane, che hanno sottolineato l’importanza della presenza delle banche locali nel mezzogiorno ed il ruolo svolto a sostegno dei territori.

Prezioso il contributo della professoressa Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano e vicepresidente della Scuola di Economia Civile, che si è soffermata sulle condizioni dei giovani nei tempi attuali rispetto al passato ed alla conseguente tendenza allo spopolamento dei territori, nonché il divario crescente tra le aree urbane e le aree interne, tra Nord e Sud.

Il pubblico presente all’evento, inoltre, ha partecipato ad un sondaggio, le cui risposte hanno avviato la prima tavola rotonda, incentrata sul tema “Come la BCC può continuare a sostenere il territorio”. Al confronto hanno partecipato Mauro Pastore, direttore generale BCC Banca Iccrea; Teresa Fiordelisi, presidente Associazione iDEE; Roberto Simoni, presidente Cooperazione Trentina e vice presidente Federcasse; Giancarlo Manzi, direttore generale della BCC di Capaccio Paestume e Serino; Giuseppe Pagano, imprenditore Socio e Cliente della banca, moderati da Claudia Benedetti, responsabile Servizio Segreteria Generale e Servizio Sviluppo Mutualità Federcasse.

Un momento della tavola rotonda moderata dal direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti (primo a sinistra), A. Noce (presidente BCC Lab Giovani Soci), G. Maino (presidente Gruppo BCC Iccrea), M. Sarno (imprenditrice socia e cliente della BCC), A. Manzo (presidente Federazione Campania e Calabria) e A. dell’Erba (presidente Federcasse)

A seguire il secondo intervento accademico, tenuto dal professore Andrea Viola, PhD Postdoc Researcher Facoltà di Scienze Bancarie e Assicurative Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, da titolo “La banca mutualistica di comunità tra prossimità e sfide della digitalizzazione”, che ha consentito di porre l’accento sull’influenza della trasformazione digitale sul credito di relazione e sull’importanza delle BCC quale veicolo di “inclusione finanziaria”.

“Alla BCC si richiede un ruolo di agente di sviluppo locale”. Di questo ne è convinto il presidente della Fondazione Tertio Millennio ETS e della Federazione Lombarda delle BCC, Alessandro Azzi. “La BCC deve essere orgogliosa di rappresentare un unicum nel panorama bancario italiano per la sua forte carica valoriale, ma deve anche essere consapevole del ruolo di responsabilità nei confronti della propria comunità, impegnandosi per un cambiamento possibile e necessario.”

Proprio sul tema “Declinare la banca mutualistica del futuro, si è sviluppata la seconda tavola rotonda, moderata da Sergio Gatti, direttore generale Federcasse, con la partecipazione di Giuseppe Maino, presidente BCC Banca Iccrea; Amedeo Manzo, presidente Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria; Alessandro Noce, presidente BCC Lab Giovani Soci Capaccio Paestum e Serino e Maura Sarno, Imprenditrice Socia e Cliente della BCC. In particolare, il presidente di Federcasse Augusto dell’Erba ha detto: “Le Banche di Credito Cooperativo hanno sempre combattuto contro il rischio di omologazione e per questo sono arrivate a distinguersi sempre di più. Le BCC sono le uniche banche nazionali a proprietà esclusivamente italiana, una struttura bancaria al servizio della nazione, come ha dimostrato il riconoscimento del presidente Mattarella, nel suo intervento all’Assemblea annuale di Federcasse”. Le conclusioni affidate al presidente della BCC Capaccio Paestum e Serino, Rosario Pingaro, hanno poi lasciato spazio ad un momento conviviale negli ampi spazi del NEXT, organizzato in collaborazione con aziende e fornitori del territorio, clienti della BCC ed esponenti dell’eccellenza enogastronomica campana.

(Nella foto di apertura, un momento dei festeggiamenti con la partecipazione dei vertici della BCC Capaccio Paestum e Serino e gli esponenti nazionali del Credito Cooperativo)

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