“Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Questo il tema della 49^aSettimana Sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre. Al centro dell’evento, le riflessioni su una transizione ispirata dalla prospettiva dell’ecologia integrale, che parta dalle Chiese per coinvolgere l’intera società. Una prospettiva che trova fondamento in particolare nell’enciclica di Papa Francesco “Laudato Si’” nella quale il Santo Padre mette in luce le connessioni esistenti fra ecologia ed economia, tra ambiente e lavoro, tra crisi ambientale e crisi sociale. Nella consapevolezza che “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale”.

Non è un caso che sia dunque Taranto, città dell’ex Ilva e simbolo delle contraddizioni fra sviluppo e salute, fra tutela dell’interesse collettivo e salvaguardia della persona, il luogo scelto per la Settimana Sociale. Qui infatti si ritroveranno oltre 80 Vescovi, 670 delegati provenienti da 208 Diocesi, ma anche esperti, esponenti del mondo politico, ecclesiale, civile e culturale. Oltre ai confronti, sarà dato spazio anche alla presentazione di buone pratiche sul fronte imprenditoriale, amministrativo e familiare e ai progetti realizzati dai giovani.

Una piattaforma generativa

In occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si era tenuta lo scorso 12 ottobre presso l’Aula Teatro dell’Università Lumsa, il Direttore generale di Federcasse e Vice presidente del Comitato scientifico e organizzatore dell’evento, Sergio Gatti, aveva sottolineato in particolare come “La Settimana Sociale non è un convegno, ma qualcosa di molto più ricco; non un traguardo, ma una piattaforma”. “Vogliamo avviare un processo generativo nazionale e locale – ha evidenziato -, valorizzando le esperienze positive già in atto, e incidere sulla realtà, in un momento storico cruciale come quello odierno che va accompagnato in modo consapevole perché sono a disposizione le ingenti risorse del PNRR”.

Gli ospiti della 49a Settimana Sociale

Fra gli ospiti che interverranno nelle quattro giornate: Lucia Capuzzi, giornalista di Avvenire; Mara Carfagna, Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale; Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, Stefano Franchi, direttore generale di Federmeccanica; Paolo Gentiloni, commissario Europeo per gli Affari Economici; Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico. Ci saranno anche: Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili; Gaël Giraud, gesuita, economista, direttore della Center for Environmental Justice della Georgetown University di Washington; Giovanna Iannantuoni, economista e rettrice dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Tra gli altri partecipanti Annamaria Moschetti, presidente della Commissione Ambiente dell’Ordine dei Medici di Taranto; Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Anna Maria Panarotto, gruppo Mamme No PFAS Veneto; Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Na) e giornalista; Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola. Con Mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei cattolici italiani, all’evento anche: David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo; Luigi Sbarra, segretario generale della CISL; suor Alessandra Smerilli, segretario ad interim del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale; Stefano Zamagni, presidente Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

La Finanza nel “Instrumentum Laboris”

Nel Documento preparatorio della Settimana Sociale di Taranto (“Instrumentum Laboris” – scaricabile qui sotto), al paragrafo 30, particolare attenzione al tema della finanza e, nello specifico, alle banche cooperative e di comunità. “La finanza – si legge nel Documento – ha una vocazione pro-sociale per natura. Come la Caritas in Veritate ci ricorda, infatti, essa è uno «strumento diretto a migliorare la creazione e lo sviluppo della ricchezza» (CV n. 65). È allora questa vocazione che va recuperata al fine di «elaborare nuove forme di economia e finanza, le cui prassi e regole siano rivolte al progresso del bene comune e rispettose della dignità umana». (Oeconomicae et pecuniarie quaestiones).

“Si arriva così a correggere il sistema delle regole di un mercato finanziario che tende a rimanere troppo speculativo e che distrugge la varietà delle forme di impresa e del settore bancario. In particolare, la normativa bancaria europea dovrebbe prendere maggiormente in considerazione e valorizzare il ruolo delle banche di comunità e cooperative, la cui proprietà è ancora nelle mani dei cittadini e non di fondi esteri: anche per tale ragione sono soggetti interessati alla «vita dei luoghi» dove l’ecologia integrale prende concretamente forma”.

Il Documento preparatorio delle Settimane Sociali di TarantoDownload

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