Nel 2012 un Pool di 6 Banche di Credito Cooperativo (BCC del Garda, Emil Banca, Banca Centro Toscana- Umbria, Banca Annia, BCC di Roma, BCC di Treviglio) hanno messo a disposizione risorse finanziarie a condizioni agevolate per finanziamenti di medio-lungo termine destinati ad investimenti nelle filiere agro-alimentari in zone rurali del Togo. L’obiettivo di questa prima fase del progetto, “Sistema e strumenti di finanziamento dell’agricoltura per la sicurezza alimentare” era quello di contribuire allo sviluppo agricolo e all’autosufficienza alimentare del piccolo paese africano attraverso il miglioramento delle condizioni di offerta e domanda di credito in zone rurali.

Inoltre, in collaborazione con Coopermondo (l’ONG fondata da Confcooperative e Federcasse), si puntava anche allo scambio di esperienze e competenze nel campo della creazione di sistemi e di strategie finalizzate all’aumento della produttività e alla modernizzazione dell’agricoltura. Tra i primi beneficiari dei finanziamenti del Pool BCC, la Coopérative des Transformateurs de Produits Agricoles du Togo (COTPAT), un consorzio attivo nell’agroalimentare (coltivazione e trasformazione di prodotti agricoli locali). Il consorzio ha festeggiato quest’anno i 10 anni di attività segnati da una costante crescita in termini di fatturato.

Tra i successi documentati e “tangibili”, l’apertura di 3 boutiques per la vendita dei prodotti delle 39 cooperative associate che riuniscono 676 produttori del settore agroalimentare e che operano a livello nazionale per la trasformazione dei prodotti locali.

Nel corso degli anni l’impulso iniziale del Pool BCC per il Togo è stato amplificato ulteriormente dal coinvolgimento di altre realtà del Credito Cooperativo: l‘Associazione delle donne del Credito Cooperativo (iDEE), la Fondazione Tertio Millennio, l’ETS promosso dal Credito Cooperativo, Iccrea Banca, la BCC Agrobresciano, la BCC di Bellegra e Banca TEMA. Allo stesso tempo, si è arricchita la platea degli interlocutori in Togo. La pertinenza del modello cooperativo e l’originalità dello schema d’intervento hanno suscitato l’interesse delle istituzioni governative, alcuni enti multilaterali e le agenzie pubbliche di Francia e Germania per la cooperazione allo sviluppo.

Il Togo, come altri paesi dell’Africa sub saheliana, ha necessità urgente di implementare modelli di sviluppo che diano risposte efficaci alla domanda di lavoro da parte dei giovani e alle lotte di emancipazione delle donne. Si è pertanto affermata la necessità di consolidare il progetto iniziale in una strategia complessiva per l’intero comparto cooperativo, dando la priorità all’agro-business e alla cooperazione di credito, ma senza trascurare altri settori. In questa cornice, si sono aperti nuovi filoni d’impegno rivolti soprattutto alle categorie sociali più fragili.

Il progetto “formazione all’imprenditoria cooperativa”

Il Progetto “Formazione all’imprenditoria cooperativa”, svolto in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo alla base togolese, ha avuto durata biennale, dal 2016 al 2018, ed è stato finalizzato alla sensibilizzazione sull’imprenditoria cooperativa e alla formazione di funzionari del Ministero in grado di supportare e accompagnare lo sviluppo di imprese cooperative. Il Progetto è stato destinato anche all’Associazione dei giovani imprenditori togolesi per un’economia solidale (APES).

Il progetto “Laboratorio di imprenditorialità cooperativa” in Togo

Il Progetto “Laboratorio di imprenditorialità cooperativa”, avviato nel 2018, ha riguardato l’iniziativa di accompagnamento tecnico- imprenditoriale di donne e giovani per favorirne l’inclusione socioeconomica. Frutto tangibile del progetto, la costituzione di una nuova cooperativa di pasticceria, tutta al femminile, la Cooperativa “Hosana“, impegnata nella produzione di prodotti con l’esclusivo utilizzo di ingredienti locali.

Il progetto Le BCC con il Togo Download

Il percorso con la rete delle donne contadine

Particolare richiamo merita il percorso di accompagnamento effettuato con e per la Rete dell’Unione delle donne rurali togolesi (UGFRTO). La rete raggruppa oggi oltre 150 cooperative e coinvolge circa 4.000 socie. Il percorso avviato con l’UGFRTO ha visto la costituzione di nuove casse di microcredito e l’introduzione di un Fondo di garanzia per favorire l’accesso al credito delle donne rurali. Il 23 novembre 2021 Federcasse ha promosso la stipula di una Convenzione di partenariato tra la rete delle donne rurali togolesi UGFRTO e le piccole casse rurali affiliate a FECECAV (Entités des Caisses d’Epargne et de Crédit des Associations Villageoises) partner storico del “Progetto Togo”, che lavorano sullo stesso territorio, la Regione dei Plateaux, ed hanno ampie basi sociali anche condivise.

L’obiettivo del partenariato è quello di sfruttare le opportunità di crescita e rafforzamento che rappresentano reciprocamente l’una e l’altra realtà nel medesimo territorio. Per le cooperative della rete UGFRTO, la Convenzione consente l’accesso al credito con finalità d’investimento, con un tasso inferiore a quello di mercato. I prestiti concessi dalla FECECAV in questa cornice sono garantiti dal Fondo di Garanzia appositamente costituito.

Dal lato di FECECAV, la convenzione consente l’ampliamento della propria base sociale, con ricadute positive sull’attività di raccolta del risparmio. In questo primo anno di operatività, la Convenzione tra la rete UGFRTO e la FECECAV ha consentito il finanziamento di 25 cooperative ed il miglioramento della situazione di reddito e di lavoro di oltre 400 donne, socie delle cooperative beneficiarie. Il valore dei finanziamenti erogati (circa 40 mila euro) ha raggiunto la capienza massima del Fondo di garanzia. Il Fondo era stato creato con una dotazione iniziale di 7.630 euro nel gennaio 2022 grazie ad una erogazione della Fondazione Tertio Millennio ETS. Tale dotazione è stata recentemente incrementata grazie ad un’altra erogazione della Fondazione, per un valore di 5 mila euro.

La costituzione del Fondo di garanzia ed il suo funzionamento costituiscono un passaggio importante, indicativo di una rinnovata consapevolezza delle categorie più vulnerabili di poter essere attori del cambiamento. L’obiettivo dei prossimi anni è quello di replicare lo stesso meccanismo, facendo rete tra altri partner locali situati in altre zone del Paese e mettendo in atto ulteriori meccanismi che possano facilitare l’accesso al credito per tutti quei soggetti considerati non “bancabili”.

Il Progetto “Dechaines” in Togo: sviluppare le Catene di valore

Nel gennaio 2022 è stato anche lanciato il Progetto “Dechaines”- Sviluppare ed integrare le catene del valore nell’agricoltura togolese tramite lo strumento delle cooperative. L’acronimo “dechaines”, ovvero “rompere le catene”, significa la possibilità di “liberare” il grande potenziale delle forze più vive e vitali del paese, soprattutto i giovani, le donne e più in generale il mondo rurale. Obiettivo del progetto, la riqualificazione di circa 5 mila cooperative con una base sociale complessiva di circa 100 mila soci, attraverso il rafforzamento delle capacità e le tecniche produttive, delle competenze manageriali, l’incremento della produttività e della capacità di creare lavoro a giovani e donne, le categorie sociali più fragili. Il Progetto “Deschaines”, ha suscitato l’interesse di partner internazionali, come la Cooperazione pubblica tedesca (GIZ) e l’Agenzia di sviluppo francese (ADF). Per entrambi i soggetti è in corso un confronto sponsorizzato dalla Delegazione permanente dell’Unione Europea a Lomé, per verificare le condizioni di una possibile collaborazione. “Dechaines” è stato inoltre inserito nella lista dei progetti scelti dall’”Equipe Europe – IYBA” dell’Unione Europea per l’avvio del progetto IYBA (Investing in Young Business in Africa) di cui il Togo fa parte come Paese pilota. Il progetto è destinato soprattutto alle donne ed ai giovani dei paesi africani più fragili.

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