Qual è il significato più profondo di vulnerabilità? Come, ciò che spesso consideriamo una fragilità, può trasformarsi in una opportunità? Su questo ci si è interrogati nel corso della 20esima Convention di iDEE – Associazione delle Donne del Credito Cooperativo, che si è svolta dall’8 all’11 novembre a Padova.

La Convention, organizzata con il contributo della Federazione Veneta delle BCC e della Federazione Nord-Est, è stata l’occasione per festeggiare i primi 20 anni di attività dell’Associazione e di riflettere sulla forza generativa della vulnerabilità, intesa come apertura all’altro, alla relazione, alla creatività, al cambiamento, all’alleanza tra generi.

Perché se è vero che la vulnerabilità è un tema che parla di crepe, diseguaglianze e sfide, sotto innumerevoli punti di vista, dall’altro la capacità di esporsi rappresenta un’occasione di coraggio per ridefinire paradigmi. Per “costruire – come ha sottolineato Teresa Fiordelisi, Presidente dell’Associazione iDEE nel suo intervento introduttivo- “una cultura accogliente, aperta all’altro, in grado di camminare insieme. In questa visione il cooperare diventa centrale”.

Teresa Fiordelisi, Presidente dell’Associazione iDEE

“Ci troviamo qui – ha aggiunto -, grazie all’intuizione di chi, in un momento storico in cui i temi della diversità, dell’inclusione non erano decisamente attuali e al centro del dibattito, ha deciso di scommettere su un tema che si è rivelato effettivamente centrale per la crescita, lo sviluppo, e la competitività di ogni organizzazione: la pluralità di sguardi, di esperienze, la piena inclusione delle competenze femminili”.

“Molti si chiedevano che senso avesse una associazione delle donne – ha ricordato a sua volta Alessandro Azzi, Presidente Onorario Associazione iDEE -, dove avrebbe portato tutto questo. Oggi, invece, e non per la pria volta, abbiamo conferma di quanto, invece, sia stato importante e quanto lo sia tuttora per il Credito Cooperativo poter contare sull’apporto prezioso di iDEE in termini di stimolo, di riflessione comune, della possibilità di offrire a tutti angoli di visuale differenti di problemi o questioni che, altrimenti, avremmo affrontato diversamente e non sempre con successo. Sotto questo profilo, un patrimonio che dobbiamo proteggere e valorizzare”.

**Alessandro Azzi,** Presidente Onorario Associazione iDEE

I lavori della Convention sono stati aperti dai saluti istituzionali di Marina De Rossi, Delegata alla Formazione degli insegnanti e alla Didattica innovativa dell’Università degli Studi di Padova e di Diego Bonavina, Assessore alla Legalità e Trasparenza Comune di Padova. Cpn, a seguire, gli interventi di Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta BCC e di Francesco Polo, Direttore della Federazione del Nord Est.

“La Federazione Veneta delle BCC – ha ricordato il Presidente Piva – ha deciso di intraprendere un percorso che riguarda il mondo delle donne, guardando proprio alle socie del Credito Cooperativo impegnate in quattro ambiti: imprenditoria, impegno sociale, arte, cultura e scienza. E’ un progetto che nasce anche dall’impulso di questa Convention: il contributo delle donne è fondamentale, il coraggio di dire qualcosa di più e con forza”.

Francesco Polo, Direttore Federazione del Nord Est, ha voluto a sua volta sottolineare come “la vulnerabilità sia quel senso di apertura verso l’altro. Un confronto, ma anche uno scontro, che ci apre alla vita. Bisogna essere vulnerabili per essere aperti all’altro”.

LA VULNERABILITÀ CHE RAPPRESENTA OCCASIONE

Il tema della vulnerabilità è stato sviluppato attraverso sguardi e focus diversi – con un taglio psicologico, sociale ed economico – sottolineando sempre “l’altra faccia” e il potenziale che può derivare dalla vulnerabilità, non soltanto sul piano personale.

“La vulnerabilità – ha spiegato Elena Marta, Professoressa ordinaria di Psicologia sociale e di comunità, Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia – fa parte della nostra vita, la questione sta nell’accettarla e trattarla. E’ alla base del vivere comune, del legame sociale. Vuol dire parlare di qualcosa che riguarda la persona ma anche le sue relazioni e il contesto in cui vive, in maniera inscindibile e inevitabile”.

“Il tema della vulnerabilità ci porta per la sua natura, personale e relazionale a occuparci della fiducia sapendo che la fiducia e alla base dei legami sociali. Accettare di essere vulnerabile, è un’apertura sempre rischiosa e richiede coraggio. Perché aprendoci all’altro ci si espone sempre al rischio di tradimento il che implica imparare ad accettare di essere in un contesto di incertezza”.

“Bisogna saper trasformare la vulnerabilità in una sfida”, ha detto invece Leonardo Becchetti, Economista, Professore Ordinario di Economia Politica, Università di Roma “Tor Vergata”. “Spesso chi affronta delle prove difficili si chiude in se stesso, ma da ognuna di queste esperienze si impara qualcosa, si migliora. Sicuramente, la vulnerabilità è prima di tutto un limite, ma da quel limite si può ripartire, quasi a voler essere un punto d’appoggio per uno slancio in avanti”.

La vulnerabilità diventa, dunque, occasione. “Va elogiata – ricorda Valentina Rotondi, Professoressa SUPSI Lugano, Ricercatrice associata, Università di Oxford –, dobbiamo elogiarla. E allo stesso tempo dobbiamo creare strutture, organizzazioni, che ci accompagnino in questo percorso, altrimenti le fragilità rischiano di trasformarsi in “fragilizzazioni”. Se vogliamo affrontare la vulnerabilità, accettiamo e diventiamo accoglienti, verso tutte le sue forme”.

QUELLA “VULNERABILITÀ”, CHIAVE DI SUCCESSO DEL CREDITO COOPERATIVO

Anche alcune caratteristiche identitarie del Credito Cooperativo (il radicamento nei territori, i vincoli della mutualità, il modello di business e operativo), che sono ancora percepite da alcuni come vulnerabilità, hanno invece rappresentato, nel tempo, la chiave del successo di mercato e del consolidamento delle BCC.

Ricordando alcuni dei passaggi fondamentali della Riforma del Credito Cooperativo del 2016, il Presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, nel corso della tavola rotonda dedicata ad un confronto tra i diversi ambiti operativi e di rappresentanza del Credito Cooperativo, ha sottolineato la capacità della cooperazione di credito di “salvaguardare il proprio sistema senza fare ricorso ad aiuti esterni, che l’ avrebbero sconvolto. C’è stato, dunque, un momento di vulnerabilità: ma abbiamo avuto, tutti noi, la convinzione che il sistema avesse la capacità e gli strumenti per elaborare un’idea nuova, che poi abbiamo proposto al legislatore”.

Essere banche di comunità richiede di stare nelle comunità, anche in quelle più marginali del Paese. Un aspetto questo che per alcuni potrebbe rappresentare una vulnerabilità, ma che in realtà è la forza del Credito Cooperativo. “In molti territori – ha ricordato Mauro Pastore, Direttore Generale Gruppo BCC Iccrea – siamo l’unico istituto bancario presente: un aspetto che rappresenta una grande opportunità, comprendendo quali sono le esigenze del territorio e finanziandone le iniziative, che generano ricchezza e creano nuova vivacità”.

E rappresenta una sfida anche il modello di business, se pensiamo ad esempio al tema ESG che, come ha ricordato Enrica Cavalli, Vicepresidente Gruppo Cassa Centrale, “il Credito Cooperativo sposa in termini di valori già al suo interno, e deve essere capace di saperlo trasmettere. Di mettere in campo tutte quelle iniziative che, in termini di transizione verde, sociale e di governance, procedano sulla strada della sostenibilità”.

La responsabilità nei confronti delle varie realtà sul territorio, il legame con le comunità, rappresentano per Paulina Schwarz, Consigliera Cassa Centrale Raiffeisen, Delegata della Federazione Cooperative Raiffeisen “il punto di forza delle Casse Raiffeisen”, spesso viste come troppo frammentarie sul territorio. E’ invece proprio questa caratteristica, “una peculiarità specifica sul mercato, rispettando sempre i nostri valori e portando fiducia nelle nostre comunità”.

LA FORZA DELLE DONNE RURALI. A CHARITY ATTIKPO IL PREMIO “TRAGUARDIDEE“

Alla Convention ha preso parte anche Attikpo Amee Akpénè, “Charity”, Presidente dell’UGFRTO (Union des groupements des femmes rurales du Togo), l’Unione di donne rurali togolesi affiancate dal Credito Cooperativo da oltre 10 anni attraverso il progetto “Le BCC con il Togo” coordinato da Federcasse.

A Madame Charity il Premio TraguardiDEE 2024, “per aver dedicato la vita con coraggio e speranza a difesa dei diritti delle donne e a favore dell’emancipazione femminile delle donne rurali in Togo. Per l’impegno costante volto a garantire alle donne di domani un futuro di libertà”.

GIOVANI: IL CORAGGIO DI ESPORSI

Il concetto di vulnerabilità è alla base dei legami sociali. Quando si incontrano affidabilità e presenze attente, si possono generare tessuti di relazione fraterna, solidale e responsabile. Soprattutto verso le nuove generazioni. Temi emersi nel panel che la Convention ha voluto dedicare al mondo giovanile, coordinato dalla Segretaria Generale di iDEE Sara Reggio ed al quale hanno partecipato la vice presidente del Comitato nazionale Giovani Socie e Soci del Credito Cooperativo Elisa Bernardini e la Professoressa Elena Marta (nella foto qui sotto).

“Noi giovani – ha sottolineato di Elisa Bernardini – siamo chiamati a fare i conti con quelle che sono le nostre vulnerabilità o debolezze. Ma la vulnerabilità ha anche un’accezione positiva, è una risorsa. Noi proviamo tutti i giorni a renderci conto delle nostre debolezze, cercare di scoprirle e accettarle, per poi renderle qualcosa di più importante. Per fare in modo che ci aiutino a raggiungere i nostri obiettivi”.

La chiave è la partecipazione: non solo il riconoscimento di un legame a cui si appartiene, ma anche un percorso di crescita e maturazione. “Come Giovani Soci, ci confrontiamo, e portiamo avanti – insieme, numerose iniziative sul territorio, grazie anche al supporto delle nostre BCC. Siamo riusciti a creare una vera e propria rete, per portare avanti i valori della cooperazione e della mutualità”.

Potrebbe interessarti anche

BCC Energia. L’energia per la “buona comunità”

FNEC23. Kaushik Basu: “Andare oltre i limiti del pensiero convenzionale”

Gruppo Cassa Centrale. La BCE promuove i requisiti minimi patrimoniali

Le BCC a sostegno della popolazione ucraina

Attenzione alle truffe perpetrate a nome di “BCC Federcassa Spa”

Resta aggiornato sul mondo del Credito Cooperativo