Il green computing, o informatica sostenibile, sta acquisendo sempre più importanza. Ad oggi, ben 26 aziende di tutto il Mondo hanno aderito alla European Green Digital Coalition. Una sorta di dichiarazione di impegni ad investire nello sviluppo e nella diffusione di servizi digitali più efficienti e al tempo stesso più green.

Ad incentivare l’impegno per una trasformazione digitale che vada di pari passo ad una trasformazione verde, sono fattori allarmanti come il cambiamento climatico e l’aumento delle emissioni di CO2.

Ciò va ad inserirsi in un quadro più completo, che è quello del Green Deal europeo e degli obiettivi di sostenibilità da raggiungere entro il 2050.

L’industria IT e il suo peso sull’ambiente

A molti potrà apparire strano ma l’industria IT è una di quelle che inquina maggiormente. Basti pensare che tale settore industriale utilizza tra il 5-9% del consumo totale di elettricità nel mondo (Fonte: Unione Europea). Inoltre, computer, data center, server, infrastrutture IT… tutti contribuiscono sulle emissioni di gas serra per più del 2%.

Va da sé che una soluzione in questo ambito va trovata, e anche piuttosto in fretta.

Cosa si intende con green computing

Con l’espressione green computing si intende un approccio sostenibile all’informatica.

Si tratta di un nuovo modo di fare tecnologia, con un occhio di riguardo al mondo dell’elettronica inteso in un’ottica di sostenibilità ambientale.

In realtà il green computing non è cosa nuova. Le sue origini risalgono nel periodo tra fine anni ’80 e inizio anni ’90. Proprio in quegli anni venne introdotto lo Sleep Mode, ovvero la modalità di spegnimento automatico degli schermi dopo un certo periodo di non utilizzo. Nello stesso periodo, venne elaborato il progetto Energy Star, che prevedeva – su base volontaria – l’etichettatura certificante il livello di efficienza energetica dei monitor e di altri dispositivi tecnologici.

Da quel momento in poi, i grandi gruppi hanno cominciato a lanciare una serie di iniziative, atte a dimostrare un’attenzione sempre più alta verso l’ambiente.

Green computing: gli interventi fondamentali da mettere in atto

Pensare che l’inquinamento prodotto dall’industria IT sia soltanto riconducibile all’utilizzo dei dispositivi elettronici è alquanto riduttivo.

Occorre, infatti, prendere in considerazione l’intero sistema in senso complessivo e andare ad analizzare non soltanto l’uso dell’apparecchio, bensì il suo intero ciclo di vita: dalla progettazione alla produzione, dall’uso che se ne fa, fino al suo smaltimento.

In fatto di smaltimento dei rifiuti elettronici, sulla base dei dati riportati nel Global E-waste Monitor delle Nazioni Unite, è previsto che entro il 2030 si possa arrivare a 74 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici!

Sulla base di quanto appena esposto, il green computing si è evoluto e tende ormai verso un approccio olistico, andando così ad abbracciare più ambiti.

Possiamo quindi sintetizzare i fattori che ne determinano l’attuazione in più punti:

green design, ovvero la progettazione e la realizzazione di strumenti elettronici (server, computer, stampanti…) eco-sostenibili e ad alta efficienza energetica;
green manufacturing: la produzione dei vari componenti elettronici deve ridurre l’impatto ambientale a livelli minimi, limitando gli scarti e avvalendosi di fonti energetiche alternative;
green use: utilizzare computer e dispositivi in maniera eco-compatibile per consumare meno energia, attivando apposite funzioni (es. risparmio energetico, modalità di “sospensione”);
green disposal: smaltire i dispositivi tecnologici non più utilizzabili adottando adeguate procedure di riciclo, in totale sicurezza e nel pieno rispetto dell’ambiente.

All’atto pratico, per implementare la Green IT è possibile mettere in atto varie azioni, come:

scegliere hardware ecocompatibili e durevoli;
usare sistemi di cloud hosting;
adottare infrastrutture moderne e centralizzate;
favorire lo smart working e le videochiamate al fine di evitare spostamenti che generano inquinamento;
non usare toner e stampanti o, quantomeno, limitarne l’utilizzo all’indispensabile;
smaltire in maniera corretta gli hardware elettronici.

Il green computing va quindi inteso come un intervento radicale e completo, che riguarda l’intero ciclo del prodotto e che coinvolge produttori, organizzazioni e consumatori.

Nella sua applicazione più totale, oltre a portare un notevole abbassamento dei costi aziendali, dovrebbe dare soddisfazione al singolo, per la consapevolezza di aver eseguito azioni eticamente responsabili, nei confronti dell’ambiente e per il bene delle generazioni future.

Le BCC hanno a cuore il tema dei cambiamenti climatici

Il Credito Cooperativo è da sempre attento al tema del risparmio energetico, nell’ottica di una transizione green.

Promuove il risparmio energetico e la diffusione delle energie rinnovabili attraverso il Consorzio BCC Energia. La rinegoziazione del contratto di fornitura di energia elettrica svolta dal Consorzio BCC Energia per il 2022, per un volume complessivo pari a 143,4 GWh ha portato ad un risparmio complessivo di oltre 5,7 milioni (per soci e mandanti) rispetto alla media ponderata dei prezzi di salvaguardia.

Per venire incontro alle esigenze delle imprese cooperative gravate dal rincaro dei costi energetici, ma anche per accompagnarle in un percorso di efficientamento energetico, Fondosviluppo insieme al Credito Cooperativo ha proposto le iniziative “Spegni la bolletta” e “Accendi il cambiamento energetico”, dedicate alle imprese cooperative aderenti a Confcooperative.

Dal 2009, inoltre, il Credito Cooperativo aderisce a M’illumino di meno, l’iniziativa promossa dalla trasmissione Caterpillar Radio2 Rai, che accompagna la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Invitando le BCC e le Casse Rurali a promuovere – dando spazio alla fantasia – iniziative sui rispettivi territori attinenti alla tematica ogni anno proposta, nonché naturalmente a spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili e a promuovere presso soci e clienti tante buone pratiche facilmente replicabili.

Potrebbe interessarti anche

L’energia del cambiamento

L’educazione finanziaria per le PMI

Con le “strade solari”, un futuro più smart per la produzione di energia pulita

Le BCC a sostegno della popolazione ucraina

Attenzione alle truffe perpetrate a nome di “BCC Federcassa Spa”

Resta aggiornato sul mondo del Credito Cooperativo