Anche le aziende possono dare un contributo enorme alla salvaguardia dell’ambiente, facendo delle scelte che non solo possono cambiare il loro modo di consumare energia, ma possono avere un impatto molto forte su tutta la comunità cui appartengono, sulle città e sull’intera nazione.

Quella delle energie rinnovabili resta una tematica molto attuale, nonostante l’attenzione verso l’ambiente sembri passata in secondo piano a causa del Covid, superata dalla necessità di contenere le perdite, conservare i posti di lavoro o gestire le persone in smart working.

Eppure, andare in una determinata direzione può voler dire attivare una politica di risparmio, produrre energia più pulita ed essere più consapevoli del proprio ruolo nel mondo.

In questo articolo vediamo quali sono le fonti di energia rinnovabili che le aziende piccole, medie o grandi, possono utilizzare per portare avanti la loro produzione o i loro servizi, per veicolare ancora di più i propri valori e far stare meglio i dipendenti.

Quali sono le fonti di energia rinnovabili

Intanto, perché sono “rinnovabili”? L’aggettivo la dice lunga sul motivo per cui dovrebbero essere adottate: si rinnovano, vale a dire riescono ad auto generarsi. Si tratta di fonti di energia ricavate da risorse che abbiamo a disposizione praticamente sempre, perché inesauribili. Lo è il sole, che c’è anche quando non lo vediamo.

Fonti di energia ricavate da risorse che abbiamo a disposizione sempre perché inesauribili

Utilizzare qualcosa che in natura già esiste, ovviamente ci porta nella direzione non solo di non distruggere gli ecosistemi, ma di fare scelte ben precise per la salute e la salvezza degli esseri umani e in alternativa, o insieme, ai combustibili fossili. Come il carbone, il gas e il petrolio che sono naturali, ma il cui utilizzo prevede una trasformazione dell’energia chimica accumulata in energia termica. E questo comporta l’aumento dell’anidride carbonica, la creazione di piogge acide, lo smog e così via.

Produrre energia da fonti rinnovabili vuol dire fare una scelta ben precisa e avere una visione lungimirante, anziché puntare sul vivere il momento.

Energia solare — Foto di **Victor Freitas** da **Pexels**

Come funziona l’energia solare e i vantaggi

Tra le fonti di energia rinnovabili c’è sicuramente l’energia solare, in grado di soddisfare una parte significativa del fabbisogno globale di elettricità.

In Italia non tutti hanno i pannelli solari sui tetti, ma l’attenzione è cresciuta notevolmente. Stando all’ultimo rapporto GSE (Gestore dei Servizi Energetici), diffuso nel giugno 2020, a fine 2019 risultavano installati in totale 880mila impianti fotovoltaici, di cui oltre 58mila nell’anno in questione.

Infatti, nel comunicato stampa si legge: “su un totale di 115TWh di energia elettrica prodotta dalle fonti rinnovabili in Italia nel 2019, il fotovoltaico ne ha coperto una quota pari al 20%, registrando peraltro un incremento del 4,6% rispetto all’anno precedente”. Questo significa che 10kwh di energia prodotta dalle fonti rinnovabili, arriva dal sole. Quali sono i vantaggi di questo tipo di energia? Che è essenzialmente priva di carbonio e che solo una piccola quantità di inquinamento viene creata durante la produzione. Ad ogni modo, di sole ne abbiamo abbastanza, è gratuito ed è fonte di vita, non solo per gli esseri umani e tutte le specie viventi, ma anche per l’energia.

Energia eolica — Foto di TanTanika da Pixabay

Come funziona l’energia eolica e i vantaggi

Altra fonte rinnovabile è sicuramente il vento che produce l’energia eolica. Tramite le pale si sfruttano le correnti d’aria, che vengono convertite in un’energia meccanica priva di emissioni. Sia per le loro dimensioni, che per la costante presenza di vento, di solito le pale vengono installate in zone molto aperte e pianeggianti.

Si tratta di un’energia che in Italia trova meno impiego rispetto a quella solare. Gli ultimi dati che fotografano la situazione sono quelli di WindEurope: nel report del 2020 si legge che in Europa gli impianti eolici sono cresciuti in modalità irregolare: sono 5 i paesi che hanno il 67% di tutta l’energia installata. Quali sono? La Germania al primo posto con il 30%, seguita da Spagna e Regno Unito con il 13 e l’11%. Francia e Italia hanno rispettivamente l’8 e il 5%.

Anche l’energia eolica ha diversi vantaggi: il vento è gratis, ce n’è in abbondanza, specie in determinati luoghi; le pale possono essere installate lontane dai centri cittadini, quindi si può portare energia nei luoghi più isolati, l’impatto ambientale è basso e anche se sono estremamente visibili, non deturpano l’ambiente.

Di contro, c’è il fatto che il vento non è una costante, le turbine provocano inquinamento acustico e i costi di installazione non sono bassi.

Energia geotermica — Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

Cos’è l’energia geotermica e come funziona

Nel nostro viaggio tra le fonti rinnovabili, non può certamente mancare l’energia geotermica. Per chi ha conoscenza del greco o qualche reminiscenza scolastica, è chiaro di che tipo di energia si tratti: sfrutta il calore naturale della nostra Terra, generato da vari elementi presenti negli strati più profondi.

A permettere di utilizzarlo sono le centrali geotermiche che “processano” il vapore proveniente dal sottosuolo, che produce energia meccanica. A sua volta, questa fa muovere le turbine e viene trasformata in elettricità tramite un alternatore. Senza entrare troppo nel dettaglio delle tipologie di vapore e di come vengano utilizzate, vediamo quali sono i vantaggi di questa energia rinnovabile.

Intanto si tratta di una fonte che esiste in natura ed è inesauribile, la sua produzione è continua (la terra si scalda sempre) e non dipende da fenomeni atmosferici, come può essere per il vento.

Sempre rispetto all’energia eolica, gli impianti geotermici sono silenziosi e non producono anidride carbonica e polveri sottili. Certo l’investimento iniziale è abbastanza rilevante, anche perché gli impianti, come si può intuire vanno ad una grande profondità. Inoltre, bisogna considerare l’entalpia, la quantità di energia interna che “un sistema termodinamico può scambiare con l’ambiente”. Se l’entalpia è alta, la temperatura è elevata e l’energia geotermica può essere utilizzata per la produzione elettrica, mentre se è bassa, si può usare per il riscaldamento, o altre attività che richiedono meno energia come l’agricoltura, ecc.

Quanto all’Italia, stando al market report del Consiglio Europeo per l’Energia Geotermica, datato 2019, il nostro Paese è sicuramente avanti per alcuni aspetti, ma molto indietro per quanto riguarda lo sfruttamento della geotermia e potrebbe fare molto di più. Come rivela Loredana Torsello, responsabile dei progetti complessi ed internazionali di CoSviG – il consorzio toscano per lo sviluppo geotermico – in un’intervista su QualEnergia.it, la geotermia è utilizzata solo in Toscana, ma resta inesplorata nelle altre regioni.

Altre fonti di energia rinnovabile

Altre fonti rinnovabili sono poi l’energia idroelettrica che è quella che sfrutta i moti dell’acqua. Legata al mare, alle cascate, ai fiumi, è trasformata in elettricità grazie a turbine presenti all’interno delle centrali idroelettriche, spesso situate in montagna.

Così come fa parte delle fonti da tenere in considerazione anche l’energia che deriva dalle biomasse. Non è propriamente rinnovabile, perché proviene dagli scarti dell’uomo, ma è un buon modo per far ricircolare l’energia e generarla da carburanti, combustibili, rifiuti agricoli, industriali e urbani. C’è da dire che si tratta di un’energia meno inquinante rispetto a quella generata dai combustibili fossili, ma comunque sempre più inquinante rispetto alle altre viste finora.

Cosa possono fare le imprese

Alla luce di tutto questo, cosa possono fare le imprese? Impiegare le energie rinnovabili, scegliendo la fonte più adatta, è un’azione da intraprendere per rendere la propria azienda più autonoma dal punto di vista energetico e farla risparmiare. Infatti, a fronte di un investimento iniziale, avere pannelli fotovoltaici, o la possibilità di usufruire dell’energia eolica, può ripagare quanto speso.

Un’azienda che punta sulla sostenibilità, è un’azienda che mette al centro le persone

Inoltre, si può accedere agli incentivi grazie al Decreto Rinnovabili. II GSE ha pubblicato l’1 febbraio scorso i bandi per la quinta procedura di iscrizione ai Registri e Aste previste dal decreto del 4 luglio 2019. Le iscrizioni per questo bando si sono concluse il 2 marzo scorso, ma se siete interessati, considerate che ci sono altri 2 bandi.

Ecco le date:

sesto bando: dal 31 maggio al 30 giugno 2021
settimo bando: dal 30 settembre al 30 ottobre 2021.

Si accede agli incentivi in base alla potenza dell’impianto e al gruppo di appartenenza, iscrivendosi ai registri o partecipando a procedure d’asta.

Scegliere di affidarsi alle energie rinnovabili per buona parte della propria produzione energetica vuol dire poi contribuire alla decarbonizzazione, in linea con gli obiettivi di sostenibilità a livello europeo.

E questo può avere anche un buon impatto dal punto di vista del brand e della sua comunicazione, oltre che per l’ambiente. Un’azienda che punta sulla sostenibilità, è un’azienda che mette al centro le persone e non si limita a dichiararlo nella sua mission, ma lo fa diventare un vero e proprio modus operandi. E questo può attrarre, in ottica di employer branding, la generazione dei Millennials attenta all’ambiente.

BCC Energia: i vantaggi di un consorzio

In quest’ottica anche BCC Energia, l’organismo costituito nel 2009 all’interno del Credito Cooperativo per favorire l’acquisto in forma consortile di energia elettrica da fonti rinnovabili..

Al consorzio aderiscono 116 BCC, 11 Federazioni locali e 9 società ed enti del Credito Cooperativo. L’attività di BCC Energia, nell’ultimo anno, si è indirizzata anche a favore di 113 aziende clienti di BCC per le quali, tra l’altro, sono anche stati rinegoziati i contratti di fornitura.

Far parte del Consorzio ha numerosi vantaggi, tra questi il fatto che BCC Energia offre costantemente campagne di analisi delle utenze e fatture, presidia le modifiche normative e valuta di volta in volta come queste possano avere un impatto sulle aziende consorziate; ma soprattutto i consorziati possono avere sensibili sconti in bolletta grazie all’acquisto di energia in forma consortile.

Si tratta di una scelta che dunque non riguarda solo l’energia acquistata da fonti rinnovabili, ma un vero e proprio percorso a tutto tondo che ha l’obiettivi di diffondere una sana cultura di risparmio energetico fin nelle più piccole comunità locali, grazie proprio all’azione delle BCC.

Perché migliorare l’ambiente vuol dire non limitarsi a una sola, significativa azione, ma innescare un processo in continuo divenire.

Vai sul sito di BCC Energia

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