Si è svolta il 27 aprile l’assemblea annuale di Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige per l’approvazione del Bilancio 2021. “Il modello di business della Cassa Centrale Raiffeisen è rimasto lo stesso nonostante tutti i profondi cambiamenti avvenuti nel corso dell’esercizio 2021 – ha affermato in apertura dei lavori il presidente Hanspeter Felder – ed è riuscito ancora una volta ad affermarsi. La Cassa Centrale Raiffeisen ha il compito di supportare nella loro attività bancaria le 39 Casse Raiffeisen presenti in Alto Adige. Anche nello scorso esercizio, essa ha fornito alle banche una vasta gamma di servizi e prodotti bancari di elevata qualità ed ha operato in stretta collaborazione con le stesse, in particolare rispetto all’erogazione di crediti”.

Cassa Centrale Raiffeisen ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile netto pari a 42,74 milioni di euro ed è sempre più focalizzata sul territorio.

Per quanto riguarda i depositi da clientela, al 31 dicembre 2021 questi ammontavano a 1.152 milioni di euro (+6,84% rispetto al 2020). La raccolta complessiva ha registrato anch’essa un significativo aumento rispetto all’anno precedente, arrivando a 1,98 miliardi di euro (+9,67%). La raccolta indiretta (fondi di investimento, obbligazioni di emittenti terzi, azioni, assicurazioni sulla vita) si attestava a fine anno a 4 miliardi di euro (+26,09%). Il volume totale dei depositi indiretti è risultato in costante aumento da oltre 3 anni, grazie all’acquisizione nel 2021 da parte della Cassa Centrale Raiffeisen di due rami d’azienda di AlpenBank dell’Alto Adige.

Anche il volume creditizio della Cassa Centrale Raiffeisen è aumentato di 94,8 milioni di euro (5,67%), arrivando a 1,8 miliardi di euro. L’incidenza delle sofferenze sul volume totale degli impieghi è da anni ai migliori livelli europei. Il tasso di NPL (non performing loan) è assai contenuto ed era pari al 3,62%.

Il margine di interesse si attestava a 42,6 milioni di euro, ossia leggermente al di sotto del valore dell’esercizio 2020 e, precisamente, del 2,48%. Le commissioni nette sono aumentate del 19,75%, portandosi a 20,1 milioni di euro.

La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige è particolarmente attenta alla gestione rigorosa delle risorse. Il “cost/income ratio”, ovvero il parametro più noto sull’efficienza delle banche, era pari al 41,5%.

Il patrimonio netto è salito da 425 milioni a 466 milioni di euro (+9,60%). Il coefficiente di capitale primario di classe 1 (il cosiddetto “CET 1”) era pari al 21,09%, più del doppio del relativo requisito regolamentare.

L’IMPEGNO NELLA SOSTENIBILITA’ E LE PROSPETTIVE FUTURE

Nel 2021, i clienti Raiffeisen hanno potuto sottoscrivere il primo Sustainability Bond per piccoli investitori. Con i proventi di questa obbligazione la Cassa Centrale Raiffeisen finanzia progetti sostenibili dal punto di vista ecologico e/o sociale, sottoposti a verifica esterna, che hanno un misurabile impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Accanto a ciò, durante lo scorso esercizio sono state organizzate alcune iniziative ambientali e altresì una giornata sociale (“social day”).

Infine, in merito alle conseguenze dell’emergenza Covid-19 e alle trattative di guerra tra Russia e Ucraina il direttore generale Zenone Giacomuzzi ha rassicurato per le prospettive future: “La Cassa Centrale Raiffeisen non presenta un’esposizione diretta significativa verso controparti che sono residenti o svolgono la propria attività in Russia e in Ucraina. Adotteremo tutte le misure necessarie per proteggere noi stessi e i nostri clienti da rischi e incertezze. Per l’esercizio 2022 prevediamo una crescita modesta sia riguardo alla raccolta presso la clientela, sia agli impieghi. La buona dotazione di capitale ci lascia guardare con fiducia al futuro. I nostri clienti possono contare su di noi”.

(Nella foto di apertura, il presidente di Cassa Centrale Raiffeisen, Hanspeter Felder e il direttore generale Zenone Giacomuzzi).

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