L’impegno comune delle banche cooperative

Presidente Hofmann, come – dal suo punto di osservazione – le banche cooperative europee stanno affrontando l’emergenza determinata dall’epidemia di Coronavirus?

Nella situazione che stiamo vivendo le banche cooperative si sono tutte mobilitate per sostenere il finanziamento dell’economia reale e consentire a soci e clienti di superare questo momento così difficile. In questa fase è fondamentale fornire servizi di pagamento affidabili e soluzioni di online banking. Le banche cooperative hanno per natura il compito di sostenere l’economia locale e possono agire, per questo, come fattori di stabilità. Allo stesso tempo, sono unite nello sforzo comune di erogare nuovi crediti, prorogare le scadenze di pagamento e fornire liquidità a clienti e PMI.

Ritengo che, anche nella situazione attuale, le banche cooperative restino un elemento insostituibile per le comunità locali: 2.800 istituti con 52.000 sportelli al servizio di 209 milioni di clienti, soprattutto famiglie e piccole e medie imprese.

Ricordo anche come le iniziative intraprese dalle banche cooperative, reunite nell’EACB vengono raccolte in una apposite sezione del nostro sito web: “COVID-19: azioni delle banche cooperative”.

Le proposte dell’EACB ai regolatori europei

Quali proposte ed iniziative l’Associazione delle Banche Cooperative Europee ha messo in campo per una maggiore efficacia dell’attuale cornice normativa?

Sin dall’inizio della crisi l’EACB ha seguito da vicino tutte le iniziative che sono state assunte delle autorità di regolamentazione e di supervisione, impegnandosi attivamente nei confronti delle istituzioni politiche per rappresentare le preoccupazioni delle associate.

Il Vice Presidente dell’Associazione Europea delle Banche Cooperative (EACB) Gerhard Hofmann

Ritengo che in tutte le misure straordinarie che vengono adottate dalla BCE o dalla Commissione europea sia estremamente importante tenere conto delle specificità del modello aziendale e della struttura delle banche cooperative, a prescindere dalle loro dimensioni. Siamo del parere che anche le banche minori o medie debbano beneficiare delle stesse misure di sostegno previste per le banche più grandi.

Siamo di fronte a una situazione straordinaria che richiede agilità, reazioni rapide ed efficaci. Le banche cooperative vogliono contribuire “mano nella mano” con le istituzioni europee per un rapido ritorno ad un’economia sana e sostenibile.

Che riscontro avete da parte dei regolatori e più in generale dalle istituzioni europee rispetto alle questioni sollevate dall’EACB?

La nostra Associazione ha accolto con soddisfazione le decisioni prese dai regolatori e dalle autorità di vigilanza dell’Unione Europea rispetto alle istanze delle banche cooperative, adottando misure idonee a sostenere l’economia reale in questa fase di emergenza. Mi riferisco al differimento di scadenze importanti in tema di consultazioni, reportistica, raccolta dati, riconoscendo l’utilità di strumenti come le moratorie; permettendo l’utilizzo di buffer di capitale e di liquidità, e così via.

Accogliamo anche con favore le misure adottate dalla BCE per garantire che la liquidità delle banche sia utilizzata per sostenere le attività produttive, in particolare delle piccole e medie imprese.

L’Associazione ha inoltre accolto con favore l’obiettivo della Commissione di sostenere i flussi di credito all’economia reale con il pacchetto di misure temporanee presentato il 28 aprile. Il pacchetto, come sappiamo, comprende una proposta di regolamento per modificare il CRR e una comunicazione interpretativa. Queste misure aiuteranno le banche ad espandere la loro capacità di erogare credito all’economia reale, in questa fase di particolare stress. A nostro avviso, tutto ciò rappresenta un contributo molto importante per sostenere le imprese, in particolare le PMI, ad esempio anticipando lo SME’s Supporting factor o il trattamento preferenziale dei prestiti garantiti da stipendi o pensioni, come avviene nel caso della “Cessione del quinto” in Italia. Gli emendamenti proposti per il CRR toccano certamente elementi rilevanti che possono ampliare la disponibilità di risorse per i prestiti, tuttavia riteniamo che siano necessari ulteriori aggiustamenti per evitare soluzioni tampone che poi richiedano interventi ulteriori.

L’Associazione delle Banche cooperative europee ritiene inoltre che, per conservare la fiducia e garantire che le banche possano sostenere pienamente l’ecosistema aziendale, sia essenziale il coordinamento tra le autorità pubbliche e il settore bancario. È inoltre fondamentale garantire che gli aggiustamenti regolamentari assumano una prospettiva olistica, di ampio respiro, garantendo che non vi siano disallineamenti tra la diverse misure di sostegno definite a livello dei singoli Paesi, gli sforzi della politica monetaria della BCE ed i vincoli normativi.

Questa crisi permetterà di riflettere sul ruolo della finanza nei contesti di crisi?

Presidente Hofmann, ritiene che questa crisi possa aprire la strada verso una riflessione profonda sul ruolo della finanza in Europa? Come si immagina la crescita ed il futuro dell’economia europea?

Le banche cooperative apprezzano che la Commissione Europea, oggi, riconosca che le banche europee sono molto più resilienti che all’inizio della crisi finanziaria del 2008 e che questa situazione le ponga nella migliore posizione per svolgere un ruolo chiave a sostegno dell’economia. Tuttavia, data la portata senza precedenti degli sforzi previsti per finanziare l’economia e garantire una ripresa tempestiva, dovrebbero essere previsti ulteriori interventi normativi per garantire che i rischi maggiori connessi all’erogazione del credito non pongano le banche sotto maggiori vincoli di supervisione o regolamentari una volta che la fase più acuta della crisi si sarà placata.

L’impatto della crisi richiede sforzi enormi per mantenere la coesione sociale e garantire che possa essere rapidamente intrapreso un percorso efficace a garantire la ripresa economica. Possiamo solo sperare che tutti questi sforzi proseguano anche per il future più immediato. La politica ha reagito con una velocità e una semplicità senza precedenti definendo misure efficaci, in particolare per le PMI. Adesso la flessibilità sarà un elemento chiave per garantire che tutti gli attori economici possano adattarsi ad un contesto economico in forte evoluzione. Questo, per le banche cooperative, significa poter continuare a svolgere il proprio ruolo fondamentale nel finanziamento e nel sostegno all’economia reale. Il modello di banca cooperativa, con forti legami sui territori e l’obiettivo di creare vantaggi per i soci, nella situazione attuale si conferma più prezioso che mai.

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