La moda sostenibile è una realtà sempre più presente e necessaria nel panorama attuale. Tra i progetti più virtuosi in questo ambito presentiamo Dress Again di Faenza, che unisce sostenibilità ambientale e inclusione sociale, un’iniziativa promossa dall’associazione Farsi Prossimo ODV. Scopriamo il suo impatto e le sfide quotidiane attraverso le parole di Francesco Morelli, coordinatore del progetto.

Cos’è Dress Again?

Dress Again nasce nel 2016 come parte di un progetto più ampio di Farsi Prossimo ODV, un’associazione che promuove l’integrazione, l’accoglienza e la sostenibilità nel territorio faentino. L’iniziativa ha due obiettivi principali: ridurre lo spreco tessile attraverso la seconda vita dei capi d’abbigliamento e favorire l’inclusione sociale, offrendo opportunità lavorative e formative a persone in situazioni di fragilità.
Il cuore del progetto è la sartoria sociale, dove una sarta professionista forma e accompagna tirocinanti appartenenti a categorie svantaggiate, come migranti, ex detenute, o persone in difficoltà economica. Accanto alla sartoria, il negozio di abiti di seconda mano offre una scelta sostenibile e di qualità. Qui, attraverso tirocini e volontariato protetto, si crea un’opportunità di inclusione anche per ragazzi seguiti dai centri di salute mentale o dai servizi sociali.

Moda sostenibile: è davvero possibile?

Secondo Francesco, la moda sostenibile è assolutamente realizzabile, ma richiede un cambiamento culturale e una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori. “Oggi vediamo una crescente attenzione verso le fibre naturali e la durabilità dei capi”, spiega, “Molti giovani leggono attentamente le etichette prima di acquistare, cercando materiali come il cotone e preferendo il second-hand alla fast fashion”.
Tuttavia, il problema principale rimane il modello produttivo delle grandi aziende, che continuano a creare nuove collezioni ogni settimana, aumentando lo spreco e l’impatto ambientale. Un solo capo di fast fashion può richiedere fino a 2.000 litri d’acqua per la sua produzione, senza contare la presenza di fibre sintetiche difficili da smaltire. “Il nostro compito”, aggiunge Francesco, “è quello di sensibilizzare i consumatori sull’importanza di scegliere capi di qualità e di dare una seconda vita agli abiti”.

Le sfide e le strategie per superarle

Uno degli ostacoli maggiori per Dress Again è la mancanza di finanziamenti. “Il nostro progetto si sostiene grazie alle vendite del negozio, alla sartoria e agli eventi che organizziamo”, racconta Francesco. “Non abbiamo finanziamenti fissi e quindi possiamo accogliere un numero limitato di persone”.
Fortunatamente, la rete di supporto territoriale è molto forte. L’amministrazione locale, le associazioni e alcune attività commerciali offrono un contributo prezioso, ad esempio attraverso collaborazioni per eventi e mercatini periodici.

I Fashion Show: sfilate sostenibili

Tra gli eventi più attesi organizzati da Dress Again ci sono i Fashion Show, delle vere e proprie sfilate-spettacolo che combinano moda sostenibile e performance artistiche. L’ultima edizione si è svolta presso il Museo delle Ceramiche e ha visto la presentazione di oltre 120 outfit e la partecipazione 45 modelli e modelle volontari.
Dietro le quinte, un team affiatato di volontari si occupa dell’organizzazione, della vestizione e della gestione logistica. Collaborano anche scuole e accademie locali, come un’istituzione di trucco e parrucco di Imola e una scuola di danza di Bologna, che ha contribuito con esibizioni coreografiche per valorizzare le creazioni della sartoria.
Questo evento, atteso ogni anno in autunno, riesce a coinvolgere circa 350 spettatori, dimostrando come la moda sostenibile possa essere un’esperienza coinvolgente.

Un forte legame con il territorio

Dress Again è fortemente radicato nella comunità locale, collaborando con associazioni, commercianti e istituzioni. Il Comune di Faenza, le attività commerciali e le associazioni del territorio forniscono un supporto fondamentale per la crescita del progetto. “Siamo conosciuti da una parte della città, ma ci sono ancora molte persone che ci scoprono oggi per la prima volta, anche se esistiamo dal 2016”, racconta Francesco. Questo dimostra l’importanza degli eventi e delle iniziative di sensibilizzazione per raggiungere sempre più persone.

L’evoluzione del progetto

Negli anni, Dress Again ha subito trasformazioni significative. Nato come un’iniziativa di volontariato, il progetto si è evoluto con l’inserimento di persone in difficoltà, come richiedenti asilo, per offrire loro un’attività formativa e sociale. Nel 2018, il progetto ha acquisito una struttura più solida con il coordinamento quotidiano e una sarta professionista.
Oggi, la sartoria è guidata da una modellista esperta con esperienza nel settore teatrale e della moda, che ha trovato in Dress Again un connubio tra la sua passione per il cucito e l’impegno sociale.

La collaborazione con la BCC ravennate forlivese e imolese e la ricostruzione post-alluvione

Un partner fondamentale per Dress Again è la BCC ravennate forlivese e imolese, che ha supportato il progetto fin dalla sua nascita. Ogni anno, la BCC sceglie un’iniziativa sociale di Farsi Prossimo ODV da sostenere e nel 2023 ha contribuito alla ricostruzione del negozio di Dress Again dopo la devastante alluvione che ha distrutto macchinari, capi e strutture espositive.
Nel 2025, la collaborazione con la BCC si rafforza con la realizzazione di un laboratorio di upcycling pensato in occasione della XXI edizione di M’illumino di meno dedicata alla moda sostenibile. La banca ha organizzato due giornate (giovedì 6 e giovedì 13 marzo 2025) di laboratori aperti ai Giovani Soci e volontari, in cui i partecipanti hanno l’opportunità di realizzare una pochette con materiali riciclati, scoprendo così l’importanza del riuso creativo.

Un futuro sostenibile

Dress Again dimostra che la moda sostenibile non è solo un’utopia, ma una realtà concreta. Con il giusto supporto e una crescente consapevolezza da parte dei consumatori, è possibile costruire un futuro in cui l’abbigliamento sia rispettoso dell’ambiente e delle persone.
Scopri di più su Dress Again e segui il progetto La cooperazione non passa mai di moda promosso da Federcasse in occasione della XXI edizione di M’illumino di meno. Il cambiamento parte da piccoli gesti!

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