Quarant’anni di storie e racconti di territori e comunità della nostra Italia, dove le Banche di Credito Cooperativo, le Casse rurali e Casse Raiffeisen si sono radicate e sviluppate.

Con il volume “A passo d’uomo”, ECRA – Casa Editrice del Credito Cooperativo è giunta al 40° volume della collana “Italia della nostra gente”, inaugurata nel 1982 con il primo volume fotografico, dedicato alla religiosità popolare. Un viaggio straordinario nel cuore dell’Italia, assaporando l’amore per il territorio e la solidarietà tra le persone.

Tutto questo attraverso le fotografie di Pepi Merisio – scomparso circa un anno fa – e del figlio Luca, una narrazione scrupolosa e originale di quei luoghi, di quelle comunità troppo spesso dimenticati, ma piene di senso di comunità valori. E dove la cooperazione di credito ha svolto, e continua a svolgere, un ruolo essenziale.

“A passo d’uomo”

Fotografie di Luca e Pepi Merisio
Saggio introduttivo di Antonio Polito
Testi di Massimiliano Porro
“Italia della nostra gente”, Ecra, 2021

CAMMINARE VERSO UNA NUOVA ECONOMIA

L’ultimo volume della collana prende come spunto il tema dello sport per un nuovo viaggio alla scoperta del nostro Paese. Con la pandemia lo sport, soprattutto quello amatoriale e popolare è tornato prepotentemente protagonista: tra gli scatti presentati nel libro, infatti, trovano spazio percorsi in bicicletta – ora anche mezzo di trasporto nelle città – il trekking, la corsa individuale e di gruppo. E allo stesso tempo hanno riscoperto valore gli sport a fini sociali e per l’inclusione delle persone diversamente abili.

La salita ai crateri sommitali dell’Etna (A passo d’uomo” – Ecra)

“Quest’anno è diverso. Quest’anno – si legge nella prefazione al libro dell’editorialista per il Corriere della Sera, Antonio Polito – il male è ancora tra noi, e ancora ci costringe sulla difensiva. Ma è – deve essere – l’anno in cui si ricomincia a vivere. È l’anno in cui ci rimettiamo in cammino”. “Camminare è davvero una cura. La scienza medica è ormai concorde nel concludere che produce più effetti sul cervello di uno psicofarmaco e più benefici sul corpo di un ricostituente. C’è dunque innanzitutto un bisogno fisico dietro quest’ansia di muoversi, dopo tanta immobilità forzata. Ma “a passo d’uomo” succede anche qualcosa d’altro: pensiamo. Sono tante le cose che dobbiamo cambiare. E camminare per l’Italia, come possiamo idealmente fare seguendo le immagini di questo volume, è il modo migliore per farsene un’idea”.

Gli scatti di Pepi Merisio, il suo saper raccontare il territorio

Il “cantore della civiltà contadina al tramonto”, capace di documentare volti, sguardi senza filtri. Pepi Merisio scomparso a Bergamo il 2 febbraio, è stato uno dei più grandi fotografi italiani, documentando con i suoi scatti lo sviluppo della società italiana dal dopoguerra ad oggi. Lui che con i suoi scatti ha saputo raccontare la tradizione contadina e popolare della provincia e che ha saputo cogliere nell’attimo il momento emblematico di ciò che stava accadendo. Ecco dunque il suo rapporto profondo con il Credito Cooperativo per il quale ha contribuito a realizzare, partire dal 1982, i 40 volumi strenna della collana “Italia della nostra gente”.

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