La questione della parità di genere e della disparità salariale tra donne e uomini è tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, nonché uno dei pilastri nei progetti del PNRR in Italia.

Con la certificazione della parità di genere introdotta con la legge n.162/2021 l’obiettivo è stato quello di incentivare le aziende ad adottare politiche adeguate a ridurre il gender gap. La BCC Ravennate forlivese e imolese e la BCC Colli Albani sono tra le prime banche in Italia ad ottenere due importanti certificazioni per il loro impegno verso la parità e l’inclusione di ogni tipo di diversità.

“Riconoscimenti – si legge nell’approfondimento curato da Norma Zito e pubblicato sull’ultimo numero di Credito Cooperativo -, che danno alle due Banche di Credito Cooperativo “concretezza” al proprio essere banche mutualistiche di comunità e ai propri principi sanciti nella Carta dei Valori, che riconosce la centralità della persona, come valore a cui orientare le relazioni con i collaboratori, con i soci e i clienti e nei confronti delle comunità di riferimento”.

DUE STRADE DIFFERENTI PER LA CERTIFICAZIONE DI PARITA’

In particolare, la BCC Ravennate forlivese e imolese ha conseguito la certificazione sulla base della prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 – “Linee Guida del sistema di gestione per la parità di genere” – pubblicate il 16 marzo 2022 dall’Ente Italiano di Normazione, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) all’interno della Missione 5 (Coesione e inclusione, politiche per il lavoro), che ha l’obiettivo di incorporare la parità di genere nel Dna delle organizzazioni.

Il processo di valutazione è stato condotto da IMQ Spa (società riconosciuta da Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento), che ha valutato specifici aspetti, come: la cultura e strategia aziendale, l’opportunità di crescita e l’inclusione delle donne in azienda fino all’equità remunerativa per genere.

La BCC Colli Albani, invece, ha ottenuto la certificazione relativa al proprio processo aziendale di inclusione delle diversità sulla base della ISO 30415: 2021 – “Gestione delle risorse umane: Diversità e inclusione”, lo standard internazionale che esamina ogni diversità (da quella di genere alla nazionalità, dalla lingua alla disabilità, dall’orientamento sessuale fino alla religione) con l’obiettivo di accrescere in ambito lavorativo l’inclusione delle risorse umane, l’innovazione, la resilienza, la sostenibilità e la reputazione aziendale. In questo caso, la valutazione e il rilascio della certificazione è stata eseguita da Certiw (ente riconosciuto da Latak – Organismo di accreditamento europeo).

UN PERCORSO IMPORTANTE IN MATERIA DI INCLUSIONE

I percorsi per giungere alla certificazione sono stati differenti, ma entrambe le banche si sono distinte per il percorso di coinvolgimento e sviluppo ben consolidato in materia di diversità ed inclusione, partecipato dai vertici aziendali ed articolato sulla valorizzazione dei talenti e delle pari opportunità.

In questi anni, infatti, sia la BCC Ravennate forlivese e imolese sia la BCC Colli Albani hanno definito rispettivamente nell’ambito delle proprie politiche aziendali e di qualità, dei piani strategici, tutti gli strumenti concreti per favorire la parità di genere in azienda, come ad esempio gli interventi di conciliazione vita e lavoro (part-time, flessibilità oraria, smart working), oltre a mettere in campo numerose iniziative di sostegno nei propri territori di competenza, per sensibilizzare, promuovere e diffondere una cultura inclusiva.

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