Presentata oggi a Roma, in occasione della Assemblea di Federcasse, una anticipazione del Rapporto 2020 – L’impronta del Credito Cooperativo sull’Italia (Bilancio di Coerenza) che a breve sarà disponibile nella sua versione integrale.

Di seguito alcune delle principali evidenze del nuovo “BdC” e due video di sintesi.

Sono 254 le BCC – CR su tutto il territorio nazionale. In 650 piccoli comuni rappresentano l’unica presenza bancaria, vera risorsa delle comunità contro lo spopolamento. Il 90% di questi comuni, infatti, ha meno di 5.000 abitanti.

La vera forza della BCC sono i soci: 1.334.960 di cui più di 80 mila sono giovani con meno di 30 anni. Esistono 70 gruppi di giovani soci diffusi in tutta Italia, un capitale di energie umane da coltivare

Fondamentale l’impegno dei quasi 34 mila collaboratori, con una rilevante presenza femminile (il 41%)

I dati economici delle BCC

I numeri in crescita attestano l’impegno quotidiano del territorio. La raccolta diretta è pari a 167,9 miliardi di euro (+ 4% su base annua), gli impieghi pari a 129,6 miliardi euro (+1,5 su base annua), e un patrimonio di 20,5 miliardi di euro (+2,3 su base annua).

La “finanza civile” e geo-circolare

Il 95% dei finanziamenti delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen è destinato a imprese, famiglie e associazioni dello stesso territorio in cui raccolgono il risparmio.

In particolare le BCC erogano quasi un quarto dei crediti totali alle imprese che hanno da 6 a 20 dipendenti, oltre il 19% alle famiglie produttrici e il 9% alle famiglie consumatrici.

Le BCC detengono una quota di mercato media degli impieghi alle imprese del 10,3%: nell’artigianato turismo e agricoltura le loro quote di mercato superano il 20%.

Il contributo delle banche di comunità nell’emergenza Covid

Nel periodo di emergenza Covid, le BCC sono state ancora più vicine alle comunità concedendo moratorie sui prestiti (per più di 40 mld di euro) e crediti agevolati o garantiti (più di 9 mld di euro) a famiglie e imprese in difficoltà. Rilevanti le donazioni per progetti sanitari e sociali, sia locali (oltre 10 milioni di euro) che nazionali (630 mila euro raccolti dalla campagna unitaria di sistema #terapieintensivecontroilvirus).

Per proteggere dal Coronavirus collaboratori, soci e clienti le BCC hanno adottato numerose misure (protocolli di sicurezza firmati tra Federcasse e le Organizzazioni sindacali di categoria), alcune delle quali originali nella loro applicazione come smart working, formazione, utilizzo della “banca del tempo” e integrazioni economiche.

Per lo sviluppo dei territori

Il legame tra BCC e territorio è dato anche dalle donazioni: oltre 56 milioni di euro destinati soprattutto a sport cultura e promozione del territorio e delle realtà economiche e da oltre 300 mila iniziative a impatto sociale come progetti anti usura, prestiti ad imprese del Terzo settore, housing sociale e altri per un ammontare di 1,78 miliardi di euro.

L’impegno per l’ambiente

Anche l’impegno per l’ambiente caratterizza le BCC: 2800 progetti e 198 milioni di euro di finanziamenti. Una particolare attenzione è dedicata all’acquisto di energia generata da fonti rinnovabili offerta attraverso strutture che fanno diretto riferimento alle BCC (BCC Energia e Etika)

Commentando i dati del Bilancio di Coerenza 2020, il direttore di Federcasse Sergio Gatti ha evidenziato un dato su tutti: l’azione creditizia e mutualistica delle BCC contribuisce a ridurre, sui territori, la disuguaglianza dei redditi. Un dato di rilevanza estrema in questa fase segnata da una profondissima crisi economica e sociale.

“L’azione creditizia e mutualistica delle BCC contribuisce a ridurre, sui territori, la disuguaglianza dei redditi”.

Gatti ha ricordato come questo fenomeno sia ormai riconosciuto anche nella letteratura scientifica internazionale. Ed ha citato tre studi: del prof. Amr Khafagy dell’Università del Gloucestershire (2020) che conferma la capacità delle banche cooperative e mutualistiche di 67 Paesi con differenti economie, di ridurre la disparità dei redditi; quello pubblicato sulla Rivista Economic Inquiry (“Not all banks are equal. Cooperative banking and income inequality”) a cura di Raoul Minetti, Pierluigi Murro e Valentina Peruzzi nell’agosto 2020 – in collaborazione con l’Università “Luiss” di Roma; quello del “Centre for Applied Macroeconomic Analysis” dell’ Australian National University del 2018: “Cooperative banks and local economic growth” che analizzando contesti differenti giungono alle medesime conclusioni: grazie alla qualità del relationship banking e alla conoscenza diretta del territorio le banche di comunità hanno un impatto positivo sulla crescita delle economie locali in termini di reddito, occupazione e sviluppo (duraturo e sostenibile) delle imprese.

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