“Non avere missioni strategiche è una scelta. Di più: le diseguaglianze sono una scelta”. É questa la risposta secca e in qualche misura sorprendente che dà Fabrizio Barca – Coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità – nell’intervista pubblicata nel nuovo numero della rivista Credito Cooperativo e firmata da Giampiero Guadagni.
Per Barca, alla radice degli squilibri che sta vivendo il nostro Paese “c’è il fatto che da 40 anni, non solo in Italia ma in tutto l’Occidente, le politiche pubbliche hanno rinunciato o non hanno saputo governare e indirizzare il cambiamento. Gli effetti sociali sono evidenti e per compensarli la strada intrapresa è l’elargizione di sussidi pubblici al di fuori di ogni strategia, a favore di pseudo-formatori, di imprese irrecuperabili, di infrastrutture che non verranno mai completate o resteranno inutilizzate”.

Partecipazione dei lavoratori e salario minimo

Analizzando le conseguenze della globalizzazione e della digitalizzazione sul mercato del lavoro, Fabrizio Barca lancia due proposte precise. “Da un lato, aumentare il ruolo dei dipendenti e del territorio nella gestione delle imprese (istituendo per la prima volta dei Consigli del lavoro e di cittadinanza); e dall’altro, introdurre il salario minimo. In parallelo bisogna rafforzare la contrattazione collettiva, riconoscendone finalmente il valore erga omnes. Così il salario minimo inciderebbe solo su quelle figure che restano al di fuori degli stessi contratti collettivi. Il tema del lavoro va affrontato insieme a quello del profitto e anche a quello della salute. Altre politiche sono destinate a fallire”.

Quale ruolo per le BCC?

“Le BCC possono e devono essere strumento di aggregazione; finanziando progetti che appartengono alla strategia complessiva di un territorio, senza creare competizioni tra microprogetti ma costringendo i soggetti a cooperare tra loro. A mio giudizio dal PNRR arrivano risposte “old style”, con bandi sulla base di progetti settoriali. Manca una visione d’insieme”.

Per leggere l’intervista integrale puoi acquistare qui il numero della rivista “Credito Cooperativo”

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