Vacanze italiane? Ristoranti, alberghi, agriturismi, hotel, musei, spettacoli, cammini, sentieri, spiagge, scogliere …
E poi i 57 siti inclusi nella list a dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco che fanno dell’Italia – con la Cina – il paese che vanta il maggior numero di luoghi.
Dovunque molti saranno in ferie, entrando nel più esteso “giacimento” di ricchezza e di emozioni d’Europa (e non solo, forse…).

Turismo: un settore che vale il 13% del PIL italiano. Italia, primo paese in Europa per numero di camere, primo per pernottamenti nelle strutture non alberghiere, secondo per pernottamenti di turisti/clienti stranieri. E’ la Spagna che ci batte solo su questo fronte, con 299 milioni di notti di turisti internazionali nel 2019 (di cui ben 65 milioni dalla Gran Bretagna) contro i 221 milioni dell’Italia e le 135 della Francia.
Questa straordinaria “fabbrica” lunga e larga come il nostro Paese mescola emozioni e riflessioni, consumo culturale e godimento paesaggistico, ricchezza di sapori e pressoché tutte le pratiche sportive. Una “fabbrica” immensa, caratterizzata da un amplissimo protagonismo imprenditoriale (alcuni lo chiamano “frammentazione”), da un’indubbia sottocapitalizzazione (che non aiuta gli investimenti in moltissimi casi indispensabili per la riqualificazione) e da limitate competenze digitali per gestire i nuovi, imprescindibili canali distributivi rivoluzionati dalle tecnologie che hanno stravolto i mercati e i processi/le decisioni di acquisto di chi viaggia.
In questo ritratto molto approssimativo, con molte luci e qualche ombra, le BCC giocano un ruolo di straordinaria importanza, essendo da decenni vicinissime alle filiere del turismo. Eccone un prof ilo sintetico in dieci punti estratto da uno studio del Servizio Analisi Economiche e Statistiche Creditizie di Federcasse.

Le Best Practices delle BCC nel settore turismo

La quota di mercato delle BCC a livello nazionale è oggi di poco inferiore al 22%. La quota risulta ancor a maggiore se consideriamo le sole imprese di dimensioni più contenute: super a il 36% nella fascia di aziende con 6-20 addetti.
A fine 2020 l’ammontare dei finanziamenti lordi erogati dall’industria bancaria al comparto del turismo (alberghi, ristoranti, campeggi e bar) è pari a 37 miliardi di euro, circa il 5% del totale del credito complessivamente erogato al
settore produttivo.
Il credito erogato dalle BCC al comparto ammontava a fine 2020 a 8,1 miliardi di euro (il 10,4% del totale dei finanziamenti complessivamente erogati dalle BCC alle imprese).
Nell’ultimo quinquennio, in un contesto economico denso di criticità, l’ammontare degli impieghi lordi erogati dalle BCC al comparto del turismo è cresciuto del 21,1%, a fronte del +3,2% rilevato per l’industria bancaria.
Il ruolo delle BCC nel finanziamento al settore è stato fondamentale negli anni della crisi e della stagnazione economica, lo sarà ancora di più nel delicato periodo post-pandemia.
Il modello di banca di relazione adottato dalle BCC sarà fondamentale anche in questa fase: una conoscenza approfondita del tessuto economico e sociale dell’area di insediamento, facilitato dal capillare presidio territoriale che la categoria consapevolmente non ha voluto intaccare neanche nei tempi più duri, sarà la chiave vincente per un sostegno responsabile al territorio.
Nel comparto del turismo più che in altri la conoscenza del territorio ha permesso l’instaurarsi della virtuosa “catena di trasmissione” che rappresenta la sintesi del modello BCC. Una catena che dal presidio territoriale, attraverso l’applicazione del modello di banca di relazione, porta credito alle imprese meritevoli e sostiene l’economia locale con una ricaduta positiva sulla qualità del credito e sulla stabilità della banca nel lungo periodo.
La qualità del credito erogato dalle BCC alle imprese del comparto del turismo è una testimonianza concreta della bontà del paradigma seguito dalle banche della categoria: il rapporto sofferenze/impieghi nel comparto è pari ad oggi al 2,6% contro il 4,6% dell’industria bancaria.
Le evidenze riscontrate per le banche della categoria a livello nazionale si rilevano, con intensità differente, in tutte le aree del Paese: quota di mercato elevata, maggiore sostegno economico al comparto del turismo e qualità del credito migliore rispetto alle altre banche.

QUOTE DI MERCATO DELLE BCC NEL MERCATO TURISMO

Le attese dei turisti, soprattutto quelli stranieri sono cresciute in termini di qualità, sicurezza sanitaria, ventaglio dei servizi, offerta culinaria ed enologica, integrazione con le proposte culturali e ambientali. L’accompagnamento delle imprese del turismo – spesso familiari – nelle transizioni digitali e ambientali sfida le BCC più di altri concorrenti.
Già nel giugno 2020, in occasione degli Stati generali dell’economia che prepararono l’impianto del PNRR, Federcasse propose (punto 6.1. delle proprie proposte concrete) la promozione della collaborazione tra industria finanziaria e filiera del turismo per la costruzione di strumenti ad hoc, come già avvenuto per il settore manifatturiero (ad es., reverse factoring) e agricolo (ad es., pegno sulle forme di Parmigiano Reggiano). E di incentivare “la presenza digitale dell’offerta culturale dei luoghi e delle destinazioni turistiche: connettere in termini strategici e operativi i luoghi della cultura, le imprese culturali, la filiera turistica e la formazione professionale e universitaria”.

L’impegno continua. Iccrea, Cassa Centrale, la Federazione Raiffeisen sono in campo. Non c’è BCC, Cassa Rurale, Cassa Raiffeisen che non abbia a che fare con segmenti più o meno ampli delle filiere del turismo. E’ questa la stagione per preparare e consolidare la leadership in Europa. Nel segno della diversità e della qualità. Ingredienti delle belle emozioni di chi affronta piccoli o grandi tour.

“Si ha un bel dire, raccontare e dipingere! Sono cose al di sopra di tutto! La spiaggia, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, i castelli, le passeggiate!”, così Goethe, Viaggio in Italia, descrivendo Napoli il 27 febbraio 1787. Il quale scrisse pure che “È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme“.

Foto di apertura: Veduta dall’Alpe di Siusi (Bz). Foto di M. Reggio

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