Ancora una volta è Bolzano la città d’Italia dove si vive meglio. Ma a fare un salto di qualità è Prato. Seguono Pordenone, Trento, Milano. Nonostante il Centro-Nord continui ad essere il motore dell’Italia generativa e resiliente, si riducono però le distanze fra Nord e Sud. Ma questa è solo in parte una notizia positiva. Più che un’accelerazione del Sud, infatti, le distanze si accorciano perché è il Nord a rallentare il passo a causa della crisi provocata dalla pandemia.

La copertina dell’inserto “L’economia civile” di Avvenire

Sono questi in sintesi i risultati del Terzo Rapporto “Il Ben-Vivere delle province italiane” realizzato dal quotidiano “Avvenire” con il contributo di Federcasse e la collaborazione della SEC – Scuola di Economia Civile. Il Rapporto è stato presentato a Firenze il 24 settembre nella prima giornata del Festival Nazionale dell’Economia Civile (FNEC). La ricerca è stata pubblicata – in dettaglio – nel numero speciale dell’inserto settimanale “L’economia civile” di Avvenire, pubblicato nella stessa giornata e distribuito gratuitamente fra i partecipanti al FNEC.

Il Rapporto “Ben-Vivere” è unico nel suo genere

Unico nel suo genere, il Rapporto “Ben-Vivere” indaga, attraverso una molteplicità di indicatori di benessere (individuale, sociale, economico, ambientale, multidimensionale), il “ben-vivere” la “generatività” dei territori. La prima classifica è una misura tradizionale di benessere. E’ costruita sulla base di indicatori specifici (demografia e famiglia, salute, impegno civile, ambiente turismo e cultura, servizi alla persona, legalità e sicurezza, lavoro, inclusione economica, capitale umano, accoglienza). Il ben-vivere in un territorio si misura non solo dal punto di vista della ricchezza economica ma secondo gli indicatori del benessere equo e sostenibile (Bes) e gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Onu (Sdg). Questo per valorizzare maggiormente le dimensioni sociali e ambientali della nostra vita.

La generatività misura invece lo stile di vita comune, capace di determinare effetti benefici sulla vita di altri esseri umani, valorizzando appieno la nostra natura relazionale. Il ben-vivere è civile se generativo. Ed è generativo se le relazioni sono finalizzate a massimizzare il benessere del singolo in almeno quattro dimensioni: quella delle relazioni con l’altro, dell’inclusione socio-economica, della cura, dell’impegno civile. A coordinare lo studio, i professori Leonardo Becchetti, Luigino Bruni e Vittorio Pelligra.

Bolzano tiene, Prato “regina” del Centro. Il Sud recupera ma resta fanalino di coda

Centro e Sud accorciano dunque le distanze. Ma, come abbiamo anticipato, ciò è dovuto al fatto che nel 2020, a fronte di un tasso annuo di crescita più pronunciato in diversi territori del Mezzogiorno e del Centro Italia, nel Settentrione c’è stato un forte rallentamento. Rallentamento dovuto alla prima ondata di Covid, che ha investito con maggiore violenza proprio le regioni del Nord Italia.

Bolzano, in testa alla classifica del ben-vivere 2021

Bolzano mantiene comunque il primo posto. Ma al secondo posto sale con un miglioramento netto di 5 posizioni Prato, che diventa così la “regina” dei territori dell’Italia centrale. Al terzo posto risale di una posizione Pordenone. A seguire prima Trento e poi Milano, che perde terreno, mentre al sesto posto troviamo Firenze in calo di tre posizioni.

In fondo alla classifica si confermano purtroppo i territori meridionali. È Bari il primo territorio del Sud in classifica, ma solo al 57simo posto. Reggio Calabria è terzultima, il Sud Sardegna penultima e Vibo Valentia ultima con una perdita di ben 9 posizioni rispetto all’anno precedente. La peggiore performance, però, è quella di Matera che scende al 94esimo posto, perdendo 22 posizioni.

Gatti: Per il PNRR serve approccio “generativo”. E le BCC giocano un ruolo significativo

“Le opere e le riforme del PNRR avranno pieno successo se verranno vissute e realizzate con l’approccio della generatività”. Lo evidenzia il Direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti, nel suo intervento sull’inserto di Avvenire commentando i risultati del rapporto Ben-Vivere 2021. “Una componente essenziale del benessere individuale che risulta più solido se la persona vive forme di partecipazione sociale e punta sulla “ricchezza di senso” della propria esistenza. Ma la generatività produce effetti anche sul “capitale sociale” e sulla capacità di resilienza delle comunità”.

In questo “l’industria del credito gioca un ruolo significativo – sottolinea Gatti – per un “Pnrr generativo“. A cominciare dal generare lavoro buono e ricco di senso perché utile e finalizzato ad un cambio di paradigma”. In particolare quella parte dell’industria del credito che ha finalità mutualistiche e di cui “beneficiano le comunità che nel tempo si sono date proprie banche cooperative. Che oggi – aggiunge -, numeri alla mano, sembrano in grado di stimolare la “capacità generativa” dei territori e contribuire al ben-vivere”.

Ascolta l’intervista del Dg di Federcasse Sergio Gatti su Radio inBlu del 25 settembre:

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