Il 26 aprile si è svolta presso la Casa della Cooperazione a Torino, sede di Confcooperative Piemonte, l’Assemblea annuale della Federazione BCC Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Un’occasione importante nel corso della quale non solo è stato approvato il bilancio 2021, ma sono stati affrontati alcuni dei temi fondamentali per la ripresa economica del territorio.

“L’anno scorso stavamo uscendo dal periodo più buio della pandemia e, grazie ai vaccini, sembravamo avviati verso una ritrovata normalità, per quanto contrassegnata dalla convivenza con la pandemia e con i suoi effetti” ha detto in apertura dei lavori il presidente Sergio Marro. “Quest’anno, stiamo vivendo il periodo più cupo da molti decenni a questa parte. L’Europa si ritrova a dover fare i conti con la guerra, con il costo in termini di vite umane e anche con le imprevedibili, ma sicure ricadute economiche. Tra le conseguenze dirette, che i nostri territori stanno già vivendo sulla propria pelle, c’è l’aumento vertiginoso del costo delle materie prime e dell’energia, con conseguente aumento dell’inflazione che, a marzo, è salita al 6,7% a livello nazionale”.

“Alla luce di questa situazione, ha detto il presidente Marro, anche le nostre banche sono chiamate a nuovi sforzi per conciliare le esigenze di bilancio con quelle di supporto alle famiglie, alle imprese e ai territori che costituiscono il tratto fondamentale della cooperazione di credito nel nostro Paese”.

Dal canto suo, il vicepresidente della Federazione (e Presidente di Confcooperative Piemonte) Tino Cornaglia ha messo in luce il ruolo di riferimento della componente associativa per il territorio, nonostante i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni e a seguito della costituzione dei Gruppi Bancari Cooperativi. “Non ci siamo mai dimenticati del territorio, ha detto Cornaglia, mettendolo al centro di ogni nostro progetto. Il ruolo delle Federazioni locali è sicuramente cambiato. Siamo chiamati a un nuovo ruolo di rappresentanza e di promozione del modello sociale ed economico delle banche cooperative nei confronti dei diversi attori locali, dalle istituzioni alle associazioni di rappresentanza. È proprio nell’unicità del nostro modello che risiede il valore aggiunto che dobbiamo saper dare. Il forte legame con gli ideali cooperativi e l’attenzione alla nostra comunità ci permetterà di continuare a crescere e a fare la differenza”.

I PRINCIPALI DATI DELLE BCC SOCIE

La Federazione Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria associa 9 BCC che operano con 228 sportelli in 155 Comuni (in 29 di questi operano come unica presenza bancaria). A fine 2021 i soci erano 145.718, con un incremento di 4.670 rispetto al 2020, pari al 3,3%, mentre i dipendenti erano 1.488, in aumento del 3,6% su base annua. Gli impieghi lordi registravano un aumento del 2,3% rispetto al 2020, con un aumento considerevole del credito destinato ai nuclei famigliari pari al 10,3% contro –11% alla categoria microimprese. I depositi da clientela sono cresciuti del 13,6%.

FRONTE COMUNE PER CONTINUARE A SOSTENERE I TERRITORI

Tra i partecipanti all’assemblea, sono intervenuti – in videocollegamento – il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba che ha manifestato apprezzamento e riconoscimento per il lavoro svolto dalla Federazione locale. “Grazie al lavoro svolto finora, ha detto il presidente dell’Erba, il Credito Cooperativo vanta un ottimo posizionamento sia a livello nazionale sia a livello regionale. Servirà un confronto costruttivo e continuo tra tutti noi, per fare fronte comune contro gli ostacoli futuri e per saper cogliere e rispondete ai nuovi bisogni della società“.

Ed infine, anche il direttore di Federcasse, Sergio Gatti ha sottolineato come le vicende internazionali abbiano un peso straordinario sui singoli territori ( dai prezzi dell’energia alle difficoltà delle filiere presenti nel tessuto economico e territoriale). “Servirà dimostrare la nostra capacità di stare sul mercato con un modello differente quale è la mutualità bancaria di comunità – ha detto il direttore Gatti- organizzata in Gruppi Bancari Cooperativi, a loro volta differenti sia per norma sia per funzione. La mutualità modernamente interpretata è l’innovazione radicata nella storia di cui i territori italiani hanno bisogno“.

(Nella foto di apertura, un momento dei lavori assembleari).

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