“Il Paese è cambiato, sono cambiate le nostre imprese, siamo cambiati noi. Dobbiamo essere pronti, adeguati, attenti. Dobbiamo dare stabilità e risposte ai bisogni delle nostre associate”. Così il presidente Maurizio Gardini ha aperto la 41esima Assemblea della Confederazione delle Cooperative Italiane, che si è tenuta il 15 giugno a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, e rivolgendosi ai mille delegati provenienti dal territorio.

Il presidente Gardini non ha esitato ad illustrare la situazione economica e sociale del nostro Paese. “Cresce il Pil, ma aumentano le diseguaglianze, ha affermato Gardini. Ci sono 3,8 milioni di lavoratori poveri che guadagnano 6 mila euro l’anno e oltre 3 milioni di lavoratori in nero. Abbiamo un Paese da curare”.

“Lavoro e inclusione sociale sono il filo conduttore dell’azione delle cooperative – ha evidenziato il presidente di Confcooperative – che creano lavoro in Italia dove pagano le tasse, distribuiscono ricchezza e non delocalizzano. Rispondono ai bisogni delle comunità. Le cooperative sono protagoniste dello sviluppo del Paese e sono l’ossatura di quella parte di economia sociale che si fa carico di aiutare l’Italia a crescere in modo sostenibile“.

Entrando nello specifico, il direttore generale Fabiola Di Loreto, nel corso del suo intervento ha sottolineato il ruolo della Confederazione per le associate, indicando anche la necessità di “prenderci cura delle cooperative con risposte sempre più efficaci”, e nel contempo indirizzare gli sforzi verso le principali leve di sviluppo: “ovvero la formazione, la digitalizzazione, servizi sartoriali pensati sulle necessità delle nostre cooperative”.

La giornata è proseguita con un ampio dibattito animato dai numerosi contributi dei delegati su temi fondamentali per la crescita delle cooperative, come energia, credito, innovazione, comunità e aree interne, capacità di trovare risposte adeguate alle diverse esigenze delle cooperative e dei territori.

DALLA PARTE PUBBLICA IL RICONOSCIMENTO DELLE ISTITIZIONI NAZIONALI ED EUROPEE

L’assemblea di Confcooperative è stata anche una mattinata di incontro e di confronto con la politica su importanti temi di attualità (dalle risorse del PNRR al nuovo codice degli appalti pubblici, dall’inflazione che fa aumentare ogni tipo di povertà alle riforme sociali, dalla lotta all’evasione alla sostenibilità fino allo spopolamento delle aree interne).

In particolare, tra le varie proposte per far ripartire il Paese, il presidente Gardini ha posto l’accento anche sulla normativa bancaria europea e la vigilanza per le BCC, sollecitando un intervento che “riconosca queste banche come less significant, in modo da valorizzarne il ruolo di banche “piccole e non complesse””.

Un momento dei lavori assembleari, l’intervento del viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo

Gli interventi degli esponenti delle istituzioni locali, nazionali ed europee hanno consentito di mettere in luce il grande valore della cooperazione per fronteggiare le sfide enormi del nostro Paese. In tale direzione il riconoscimento del sindaco Roberto Gualtieri, del vicepresidente Matteo Salvini, del viceministro dell’economia e delle Finanze Maurizio Leo, del viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Teresa Bellucci, del viceministro Ministero della Giustizia, Francesco Sisto, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, del Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida e del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè e dell’Europarlamentare Isabella Del Monte.

La platea di cooperatori presente all’Auditorium erano in rappresentanza delle 17.000 cooperative esistenti in Italia. Imprese che danno lavoro a 540.000 persone (61% donne), fatturano 82 miliardi di euro di fatturato e rappresentano 3,2 milioni di soci e sono quotidianamente impegnate in tutti i settori dell’economia al servizio del Paese. Presenti gli esponenti delle Federazioni di Settore, tra cui il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba e il direttore generale Sergio Gatti.

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