“Un altro modo di fare banca”. E’ questo il titolo del convegno che si è tenuto il 12 aprile a Carugate (MI), nell’ambito delle celebrazioni per il settantesimo anniversario di BCC Milano. Un qualificato momento di confronto sulla storia e sul valore della cooperazione di credito, moderato da Mariangela Pira di Sky TG24 e con i protagonisti del Credito Cooperativo italiano e le istituzioni del territorio.

“A Carugate, 70 anni fa furono il parroco don Enrico De Gasperi, il conte Flavio Melzi d’Eril e il sindaco Andrea Gilardi a promuovere la costituzione di una Cassa Rurale ed Artigiana, ha ricordato il presidente della BCC, Giuseppe Maino, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico del paese e il raggiungimento del benessere sociale per le famiglie. Da allora la nostra missione non è cambiata“.

Sulla stessa scia, il direttore Giorgio Beretta che ha sottolineato: “In quest’ultimo decennio abbiamo compiuto la più importante e complessa evoluzione con il cambio di denominazione in BCC Milano. Abbiamo portato il nostro marchio nel cuore di Milano e nel centro di Bergamo con l’obiettivo di proporre loro un altro modo di fare banca”.

Dopo i saluti istituzionali di Luca Maggioni, sindaco di Carugate di Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda BCC e di Luca Bianchi,vicedirettore Banca d’Italia Milano, a confrontarsi sul tema del modello mutualistico nella prima tavola rotonda del pomeriggio – Cooperazione di Credito, un modello innovativo da 140 anni – sono stati il presidente di Federcasse. Augusto dell’Erba, il direttore generale del Gruppo BCC Iccrea. Mauro Pastore e la presidente della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, Annamaria Tarantola.

**Da sinistra il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, la giornalista Mariangela Pira, il direttore del Gruppo BCC Iccrea, la presidente della Fondazione “Centesimus Annus pro Pontifice”**

Al centro del dibattito, il modello bancario introdotto in Italia nel 1883 dal giovane Leone Wollemborg, fondatore della prima Cassa Rurale, per contrastare il fenomeno dell’usura e dare possibilità di sviluppo ai ceti sociali economicamente più arretrati. Un modello di banca vicino al territorio che, grazie alla capacità di ascolto, ne conosce bisogni ed esigenze e fa profitto restituendo un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente. Un modello che, dopo 140 anni, risulta ancora attuale, efficiente e innovativo.

A seguire questo primo dibattitto, l’approfondimento di Elena Beccalli, preside della Facoltà di Scienze bancarie e direttrice del Centro di Ricerca sul Credito Cooperativo dell’Università Cattolica di Milano, che ha evidenziato l’importanza della digitalizzazione che negli ultimi dieci anni ha cambiato anche il sistema bancario e al contempo la necessità di preservare il ruolo fondamentale della relazione e della prossimità come fattori di successo, in particolare nelle aree rurali e nei territori ricchi di tessuto micro imprenditoriale.

La seconda tavola rotonda – BCC e istituzioni, alleanza per lo sviluppo del territorio – ha approfondito il ruolo fondamentale della collaborazione tra istituzioni locali, enti pubblici e banca del territorio.

“La forza delle BCC sta proprio nella capacità di ascolto e nella vicinanza ai territori, ha sottolineato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. Pensiamo a come il Welfare, le cooperative sociali, il settore della cultura, delle associazioni sportive trovino sponda finanziaria proprio nel credito cooperativo, decisivo nel rendere possibile, per esempio, il welfare di comunità.”

L’esempio virtuoso delle BCC innerva il territorio milanese e si fa strumento di innovazione sostenibile, prossimo anche alle situazioni di fragilità per trasformarle e rafforzarle. Ad evidenziarlo nel corso dell’evento la vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo che ha citato iprogetti di politiche alimentari sostenibili e contro gli sprechi alimentari sostenuti dalla BCC Milano.

Dal canto suo, l’assessore Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia ha ribadito come “senza gli istituti di credito e senza le Banche di Credito Cooperativo, non riusciremmo solo con il nostro contributo a garantire che le nostre aziende continuino a investire”.

UNA STORIA DI PERSONE E TERRITORI

La BCC Milano ha compiuto 70 anni. Nata in una domenica di aprile del 1953, nel Municipio del borgo agricolo di Carugate, si riunirono alla presenza di un notaio, il parroco don Enrico De Gasperi, il sindaco Andrea Gilardi, il proprietario terriero conte Flavio Melzi d’Eril e altri 44 uomini, prevalentemente contadini e artigiani.

La riunione ebbe lo scopo di firmare l’atto costitutivo della Cassa Rurale ed Artigiana di Carugate, istituto di credito in forma di cooperativa, per sostenere lo sviluppo del paese, per concedere prestiti a tasso agevolato, per favorire il risparmio delle famiglie e per sostenere lo sviluppo edilizio in favore della crescente immigrazione. Per l’Italia sono gli anni della ricostruzione dopo un conflitto mondiale che ha lasciato profonde ferite nel tessuto economico e sociale della Nazione.

Quarant’anni dopo, nel 1994, la Cassa si trasformerà in Banca di Credito Cooperativo di Carugate e la sua storia sarà contraddistinta da una crescita lenta e progressiva fino a giungere alla realizzazione di cinque operazioni di fusione: nel 2006 incorpora la BCC Lissone, nel 2013 la BCC Inzago e cambia la denominazione in BCC Carugate e Inzago. Nel 2017 si fonde con la BCC Sesto San Giovanni e nasce la BCC Milano che, nel 2018, incorpora a sua volta Credicoop Cernusco sul Naviglio, e nel 2022, infine, la BCC Bergamo e Valli.

DAL BILANCIO 2023 UNA BANCA SOLIDA E FORTEMENTE PATRIMONIALIZZATA

Il Bilancio d’esercizio 2023 della BCC Milano, che sarà sottoposto all’approvazione dei soci il prossimo 12 maggio, ha registrato un utile netto di 71 milioni di euro, in aumento del 65% rispetto all’esercizio 2022.

La Banca ha evidenziato anche una crescita dei Fondi Propri che hanno raggiunto i 436 milioni di euro (+12,7%) e un indice di solidità patrimoniale TCR che si attestava al 20,57%.

Il margine di interesse si attestava oltre i 130 milioni di euro e il margine di intermediazione è salito sino alla soglia dei 170 milioni di euro, registrando entrambi un differenziale sul 2022 in crescita del 25%. Anche le commissioni nette risultavano in crescita (+6,6%) raggiungendo i 41,5 milioni di euro.

La raccolta totale si è attestata a 6,2 miliardi di euro, mentre gli impieghi netti hanno raggiunto i 2,6 miliardi. Nel 2023 è proseguita la riduzione dei crediti deteriorati netti scesi all’1,74% sul totale dei crediti e il rapporto sofferenze nette/impieghi è calato ancora passando dallo 0,69% del 2022 allo 0,50% di fine 2023.

(Nella foto di apertura, da sinistra, il direttore del Gruppo BCC Iccrea, M. Pastore, la giornalista M. Pira, il presidente di Federcasse A. dell’Erba, il vicedirettore Banca d’Italia Milano, L. Bianchi, il direttore della BCC Milano, G. Beretta e il presidente G. Maino, il sindaco di Bergamo, G. Gori, il vicesindaco di Milano, A. Scavuzzo, la presidente della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, A. Tarantola, l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia G. Guidesi e il presidente della Federazione Lombarda delle BCC, A. Azzi).

Potrebbe interessarti anche

Rapporto Edufin 2021: “La conoscenza finanziaria anticorpo alla vulnerabilità economica”

Commenti e sondaggi. Due nuove funzionalità di piattaforma

Fondo di Garanzia dei Depositanti (FGD). Forte impegno a tutela della biodiversità bancaria

Le BCC a sostegno della popolazione ucraina

Attenzione alle truffe perpetrate a nome di “BCC Federcassa Spa”

Resta aggiornato sul mondo del Credito Cooperativo