Semestrale positiva per la BCC Bergamo. In crescita sia la raccolta diretta (713 milioni di euro rispetto ai 690 del 2020) che le masse di raccolta amministrata (141 milioni contro i 115 al 31 dicembre 2020). Aumenta anche la raccolta indiretta (260 milioni rispetto ai 240 milioni di fine 2020). Tengono gli impieghi (505 milioni rispetto a 502). A commentare i risultati il presidente della BCC, Duillio Baggi. Riconfermato alla guida della banca di comunità, osserva come non solo siano stati raggiunti gli obiettivi fissati a fine 2021 ma “riscontriamo una crescita generalizzata di tutte le voci di bilancio”.

Fra gli aspetti più rilevanti, il notevole calo del credito anomalo. Le sofferenze sono scese del 12% a 32 milioni di euro rispetto ai 37 di fine 2020. L’ammontare del credito deteriorato è calato dai 53 milioni del 31 dicembre 2020 ai 45 milioni del 30 giugno 2021. In aumento invece il livello di copertura dal 56% del 31 dicembre 2020 al 58% su tutto il credito anomalo al 30 giugno 2021.

Non solo numeri, ma anche servizi in crescita

Non sono solo i numeri a dimostrare il percorso vincente intrapreso dalla BCC Bergamo. La banca ha infatti intrapreso importanti iniziative. “Siamo una banca di comunità – evidenzia il presidente – che porta avanti gli interessi del suo territorio di riferimento. Abbiamo avviato iniziative concrete a partire dallo sportello ‘8-18’, con orario continuato dalle 8 del mattino alle 18 di sera senza necessità di prenotazione”.

La BCC Bergamo ha anche intensificato le relazioni con le amministrazioni pubbliche: “A cominciare dal servizio di tesoreria che i Comuni da soli fanno fatica a portare avanti. Altre banche si sono tirate indietro, mentre per noi il servizio, fondamentale per le comunità e gli enti locali, sta registrando sempre più richieste. Questo – sottolinea Baggi – apre inoltre a opportunità di partenariato pubblico-privato”.

È stata poi istituita anche Bergamo Vita. “Un’associazione mutualistica di assistenza senza fini di lucro – spiega il presidente Baggi – costituita per i soci e i clienti e rientrante nel progetto “Mutue di comunità” sostenuto dalla Federazione Lombarda delle BCC, con la partnership di Comipa. Si tratta di un’iniziativa locale a valenza nazionale perché chi aderirà alla mutua potrà beneficiare di tutte le agevolazioni e le convenzioni non solo locali, ma anche nazionali”.

Guardando al futuro, il presidente Baggi è cauto. “Il pericolo non è passato – osserva – ma rinviato al 2022. Per allora bisogna prepararsi ed essere pronti a svolgere la cosiddetta ‘fase anticiclica’, ossia essere pronti a sostenere le imprese, le famiglie e il territorio con più credito e più servizi”. Anche per questo occorre che a livello europeo sia riconosciuta la specificità del Credito Cooperativo e del suo impegno nelle comunità locali. “Per le piccole banche bisogna allentare tutte le incombenze che hanno costi rilevanti e finiscono solo per ingessarci. Drenando risorse che invece potremmo destinare ai territori e alle comunità”.

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