In tema ambientale si stanno affermando nuove figure professionali cui vengono richieste competenze specifiche in tema di sviluppo sostenibile, tutela ambientale e risparmio energetico. Dal punto di vista di attività già avviate, improntare la gestione aziendale sulla sostenibilità ambientale è ormai un fondamentale fattore di competitività.
Ne consegue la nascita di corsi di formazione e bandi specificamente green oriented.

I green job

Stanno nascendo nuove figure professionali – che saranno sempre più richieste in futuro – dotate di competenze specifiche nell’ambito dello sviluppo sostenibile, della tutela ambientale e del risparmio energetico. Scopo primario dei cosiddetti green job è quindi quello di produrre beni e servizi con tecniche che rispettino ambiente e natura.

Le opportunità di occupazione eco-sostenibile riguardano diversi settori:

produzione, fornitura e vendita di energie rinnovabili
agro-alimentare
turismo
edilizia
architettura
ingegneria
biotecnologia
trasporti
gestione dei rifiuti

Scopo primario dei green job è quello di produrre beni e servizi con tecniche che rispettino ambiente e natura

Ma vi sono anche attività, servizi e professioni strumentali volte alla crescita di ambiti lavorativi propriamente sostenibili:

il design per la creazione di nuovi eco-prodotti
l’informatica per l’ideazione di nuovi software legati alla sostenibilità
il marketing per comunicare il valore ambientale di un’azienda e delle sue attività
economisti esperti in bilanci di sostenibilità
legali esperti in diritto ambientale

Secondo l’Osservatorio Green Economy dell’Agenzia per il Lavoro Gi Group, le figure emergenti e più ricercate sono:

Tecnico installatore di impianti fotovoltaici o di impianti solari termici
Energy Manager, responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, figura introdotta in Italia per legge (Legge 10/91) per le imprese del settore industriale con consumi annuali superiori ai 10 mila Tep (tonnellate equivalenti petrolio), per i soggetti del terziario e della Pubblica Amministrazione con consumi annuali superiori a 1.000 Tep
Mobility Manager, figura obbligatoria per imprese ed enti con più di 300 dipendenti nella stessa unità o con 800 dipendenti in più sedi (Decreto Mobilità sostenibile nelle aree urbane del 27/03/1998), che si occupa di ottimizzare gli spostamenti dei dipendenti con strategie che permettono la riduzione di costi, energia ed emissioni
Certificatore Energetico, esperto qualificato e indipendente, iscritto all’Albo Regionale, in grado d’effettuare una diagnosi energetica degli edifici e rilasciare l’attestato di certificazione energetica (ACE) e del certificato di qualificazione energetica (AGE)
Esperto delle normative dell’energia da fonti rinnovabili, il cui compito è quello di monitorare e analizzare l’evoluzione normativa e la regolazione di settore

Molto ricercati anche ingegneri ambientali e tecnici del ciclo dei rifiuti, delle bonifiche e dei materiali.

La carica dei green job

Sempre più ricercati, ambiti e promossi dalle imprese che investono nella green economy

Approfondisci

Promozione di bandi per promuovere la sostenibilità nelle aziende

Le imprese che hanno abbracciato la sostenibilità sono sempre in aumento. Ne hanno ricavato un importante investimento per il futuro, sia in termini di riduzione dell’impatto ambientale sia dal punto di vista economico, lavorando sulla definizione di strategie aziendali fondate su qualità, innovazione, eco-efficienza e risparmio.

Per favorire questo atteggiamento da parte delle aziende, vengono periodicamente indetti bandi per spingere e motivare anche le realtà medio-piccole a pensare in ottica più green.

“Green Deal europeo”: 1 miliardo di euro di investimenti per dare impulso alla transizione verde e digitale

La Commissione europea ha indetto un bando di gara da 1 miliardo di euro per progetti di ricerca e innovazione che affrontino la crisi climatica e contribuiscano a proteggere gli ecosistemi e la biodiversità peculiari in Europa.

Denominato “Green Deal europeo” e finanziato da Horizon2020 (il Programma Europeo per la Ricerca), il bando vuole dare impulso alla ripresa europea di uscita dalla pandemia, trasformando le sfide sul fronte ambientale in opportunità di innovazione.

Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani della Commissione Europea, ha detto: “Questo bando da 1 miliardo di euro sarà l’ultimo nel quadro di Horizon2020, ma anche il più corposo. Si tratta di un investimento incentrato sull’innovazione, che imprimerà un’accelerazione alla transizione giusta e sostenibile verso un’Europa a impatto climatico zero entro il 2050. Poiché in questa trasformazione sistemica non vogliamo lasciare indietro nessuno, siamo interessati ad azioni specifiche per interagire in modi nuovi con i cittadini e dare più rilievo agli aspetti sociali”.

Rispetto ai suoi predecessori, il bando “Green Deal europeo” presenta notevoli differenze. Punta infatti verso risultati chiari e tangibili nel breve e nel medio periodo, perseguendo però una visione di cambiamento a lungo termine: meno azioni ma più mirate, grandi e visibili, con particolare attenzione alla pronta scalabilità, diffusione e penetrazione.

Decisamente virtuoso il fine ultimo del bando europeo: rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050, con un’economia sostenibile che non lasci indietro nessuno.

I progetti finanziati dovrebbero apportare benefici tangibili in 10 settori, 8 dei quali rispecchiano i principali filoni d’intervento del Green Deal europeo:

accrescere l’ambizione in materia di clima
energia pulita, economica e sicura
industria per un’economia circolare e pulita
edifici efficienti sotto il profilo energetico e delle risorse
mobilità sostenibile e intelligente
strategia “Dal produttore al consumatore”
biodiversità ed ecosistemi
ambiente privo di sostanze tossiche e a inquinamento zero

Oltre a due settori orizzontali: rafforzamento delle conoscenze e responsabilizzazione dei cittadini, che offrono una prospettiva più a lungo termine per realizzare le trasformazioni delineate nel Green Deal.

Il bando offre anche opportunità di cooperazione internazionale per rispondere alle esigenze di Paesi meno sviluppati, soprattutto in Africa, nel contesto dell’accordo di Parigi e degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).

Il termine per la presentazione delle offerte è il 26 gennaio 2021.

Bando MiSE Economia Circolare – Decreto Direttoriale

È stato pubblicato dal MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) il Decreto Direttoriale per interventi agevolativi in favore di progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito delle tematiche di green economy e riconversione produttiva, al fine di agevolare il passaggio da economia lineare a circolare.

Possono partecipare imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

La procedura a sportello per la presentazione di proposte si è aperta il 5 novembre in modalità telematica.

Formazione per professionisti green

Nell’ottica di un futuro sempre più sostenibile, risulta fondamentale la formazione dei professionisti del futuro, tecnici e specialisti in grado di affiancare, consigliare e supervisionare singole organizzazioni, amministrazioni pubbliche e aziende, nelle scelte delle loro azioni, che avranno un impatto estremamente significativo dal punto di vista degli effetti ambientali che producono e della crescita della sensibilità in chi opera al loro interno.

Tecnici e specialisti in grado di affiancare, consigliare e supervisionare organizzazioni, amministrazioni pubbliche e aziende

Corso per la formazione della figura del Green Manager

Visto il successo della prima edizione, nel 2020 la Regione Lazio ha riproposto il Corso per la formazione della figura del Green Manager.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito di un progetto più ampio che prevede un insieme coordinato di interventi finalizzati al perseguimento di obiettivi di sostenibilità delle organizzazioni pubbliche e private. In aggiunta alla formazione di questa, è infatti prevista l’istituzione e gestione di un elenco certificato di funzionari/professionisti e di un database di amministrazioni/aziende partecipanti, nonché l’attribuzione di un marchio ambientale.

Oltre a conoscere gli aspetti operativi delle azioni da intraprendere nella direzione della sostenibilità dell’azienda o dell’ente in cui è chiamato a operre, il green manager deve possedere:

capacità di auditing, per misurare e valutare lo stato aziendale
capacità progettuali, per programmare e monitorare gli interventi possibili
conoscere la legislazione ambientale
essere attento a cogliere le opportunità offerte in termini di facilitazioni e incentivi
conoscere bene il codice degli appalti
avere capacità comunicative
possedere competenze di marketing per facilitare l’adesione ai programmi di sostenibilità all’interno dell’organizzazione e valorizzarli in termini di reputazione dell’organizzazione all’esterno

L’obiettivo del corso è far acquisire a dirigenti e funzionari delle Pubbliche Amministrazioni e delle aziende di grandi/medie dimensione, le conoscenze di natura tecnico-giuridico-amministrativa per proporre ai vertici gli interventi possibili nella direzione della sostenibilità.

All’attività formativa possono partecipare anche singoli professionisti che intendono qualificarsi per un mercato sempre più attento alla sensibilità ambientale delle imprese e nel quale le competenze di gestione ambientale sono destinate ad essere sempre più ricercate.

Formazione Green School

“Educare i cittadini di domani all’attuazione di buone pratiche nel rispetto dell’ambiente è diventata un’esigenza a cui non si può rinunciare”. Partendo da queste premesse, nel 2009 è nato il progetto Green School, da un’idea di Agenda 21 Laghi e Cast Onlus, con il supporto dell’Università dell’Insubria, ed è stato poi esteso a livello provinciale grazie al supporto della Provincia di Varese.

Il progetto Green School nasce con l’intento di creare un modello di scuola evoluta che svolga un ruolo attivo nelle politiche locali ambientali, contribuendo alla crescita di nuove generazioni più consapevoli e protagoniste di un futuro sostenibile.

In una green school tutti (studenti, insegnanti e personale non docente) sono chiamati a collaborare per un unico obiettivo: ridurre l’impronta ecologica attraverso semplici comportamenti volti a ridurre i consumi energetici.

Traendo spunto dall’esperienza varesina è poi nato il progetto Green School vero e proprio per tutta la Regione Lombardia: creare una rete di scuole per diffondere lo sviluppo sostenibile e la conoscenza dei temi ambientali, per favorire così delle azioni e delle forme di partecipazione attiva, sia della popolazione che delle istituzioni. Tali azioni sono rivolte alla tutela dell’ambiente, alla lotta ai cambiamenti climatici e alla mitigazione dell’impatto antropico.

Come si diventa una Green School

Tutte le scuole lombarde, di qualsiasi ordine e grado, possono richiedere di partecipare ad un progetto per essere certificate Green School. Si possono scegliere esperienze di qualunque tipo purché si presente una tematica ambientale, e si dimostri che durante l’anno scolastico sia stata svolta un’attività di educazione basata su:

approccio didattico interdisciplinare
coinvolgimento attivo della popolazione scolastica (studenti, insegnanti, personale ATA)
azioni concrete di riduzione dell’impronta carbonica
divulgazione e sensibilizzazione delle famiglie e del territorio
creatività e innovazione

Le scuole sono libere di scegliere quali attività impostare per essere certificate Green School, ma il progetto deve essere sviluppato scegliendo uno o diversi tra i sei temi o ‘pilastri’ fondamentali:

risparmio energetico
riduzione e corretta gestione dei rifiuti
riduzione dei consumi idrici
mobilità sostenibile
ambiente, biodiversità e rete ecologica
riduzione dello spreco alimentare

Una volta scelto uno o più ‘pilastri’ su cui lavorare, gli istituti coinvolti nel progetto sono chiamati a:

misurare l’impronta carbonica della scuola mediante moduli appositamente forniti
adottare buone pratiche per ridurre l’impronta carbonica della scuola e per quanto riguarda il ‘pilastro’ selezionato
misurare l’impatto delle pratiche adottate
osservare come si comporta la comunità scolastica nell’ambito del ‘pilastro’ selezionato
comunicare le pratiche ed i risultati ottenuti alla popolazione scolastica e alla cittadinanza

Rilascio della certificazione Green School

Le esperienze realizzate dalle varie scuole vengono poi valutate dalla Commissione di Valutazione del progetto Green School, formato da rappresentanti di Agenda 21 Laghi, Cast, Università dell’Insubria, Provincia di Varese.

Le scuole che risponderanno ai requisiti richiesti – attribuiti con specifici criteri di valutazione – otterranno la Certificazione Green School per il pilastro prescelto.

Percorsi formativi

Il progetto Green School offre un percorso formativo gratuito e certificato, organizzato in più appuntamenti nel corso dell’anno scolastico, che per gli insegnanti delle scuole partecipanti rappresenta sia un’opportunità di approfondimento su tematiche, strumenti ed esperienze che solitamente non vengono presentate in ambito scolastico, sia un modo per fare rete con altre realtà scolastiche impegnate nello stesso percorso.

Attraverso incontri teorico-pratici, i futuri green teacher acquisiscono le conoscenze e le capacità pratiche per potere gestire concretamente, e con successo, il percorso Green School della propria scuola e ottenere la certificazione.

Gli incontri, organizzati e presieduti da tecnici e funzionari di organizzazioni competenti in materia, approfondiscono le varie tematiche ambientali (mobilità, energia, rifiuti biodiversità, cambiamenti climatici, spreco alimentare…) ed entrano anche nel merito di alcune attività e strumenti specifici, come la strategia di comunicazione per migliorare la visibilità, l’alternanza scuola-lavoro per sviluppo di green job…

Tutte le scuole, di qualsiasi ordine e grado, possono richiedere di partecipare ad un progetto Green School. Gli incontri formativi sono aperti al personale docente e non docente.

Formazione professionale per qualifiche green a più livelli in Emilia Romagna

Alla base di un’economia competitiva, efficiente sotto il profilo delle risorse e soprattutto green, ci sono risorse umane capaci di guidare il cambiamento, facendo scelte innovative. Sulla base di questa consapevolezza, la Regione Emilia Romagna finanzia corsi di formazione che consentono di acquisire competenze specialistiche nell’ambito della sostenibilità ambientale, applicata a tutti i settori produttivi dei nostri territori: dalla meccanica all’agroalimentare, dalla logistica al turismo.

I corsi spaziano dalla formazione di competenze professionali di base alla specializzazione post laurea, per mettere a disposizione delle imprese i profili professionali green di cui hanno bisogno.

I corsi per acquisire queste qualifiche sono organizzati da enti di formazione accreditati e finanziate con risorse europee.

Ecco i livelli dei corsi proposti.

Formazione tecnica superiore: rivolta a persone diplomate, si propone di creare profili tecnici altamente specializzati, capaci di presidiare i processi produttivi
ITS: tra i percorsi biennali degli Istituti tecnici superiori, già da diversi anni la Fondazione Territorio-Energia-Costruire – ITS TEC programma a Ferrara e a Ravenna corsi che rilasciano il diploma di tecnico superiore per l’innovazione e la qualità delle abitazioni e di tecnico superiore per la gestione e la verifica di impianti energetici. La Fondazione Meccanica, meccatronica, motoristica, packaging – ITS MAKER propone invece a Modena un corso sui motori endotermici, ibridi ed elettrici, che rilascia il diploma di tecnico superiore per l’innovazione di processi e prodotti meccanici
IFTS: percorsi di un anno di istruzione e formazione tecnica superiore che fanno riferimento a specializzazioni green come tecniche di installazione e manutenzione di impianti civili e industriali, tecniche dei sistemi di sicurezza ambientali e qualità dei processi industriali, tecniche di monitoraggio e gestione del territorio e dell’ambiente e tecniche innovative per l’edilizia
Alta Formazione e Ricerca: la Regione finanzia borse di dottorato, master e assegni di ricerca per la creazione di alte competenze capaci di guidare la specializzazione intelligente dell’economia regionale
Formazione continua: percorsi rivolti ai lavoratori delle imprese che operano sul territorio regionale e che hanno scelto di adottare sistemi di produzione basati su alte prestazioni, attenzione all’ambiente, efficienza energetica, utilizzo di tecnologie innovative

Tutti questi corsi sono progettati e realizzati in stretta collaborazione tra soggetti formativi e imprese. Selezionati dalla Regione tramite bandi, sono co-finanziati attraverso fondi europei.

Audizione Federcasse in Commissione parlamentare

Decisamente attuale l’audizione Federcasse in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, lo scorso 21 luglio, durante la quale sono stati presentati i dati dell’impegno delle BCC a sostegno di famiglie e imprese a seguito dell’emergenza Covid-19 e volta a favorire la ripresa del sistema Paese.

La visione espressa dalla BCE, con riferimento alla gestione dei rischi climatici e le aspettative riguardo a come le banche dovrebbero tenere conto di questi rischi, appare molto impattante in termini di adeguamenti e adempimenti.

Federcasse ha avanzato alcune proposte specifiche sul tema, come investire nella prevenzione e nella reazione delle micro-piccole-medie imprese ad eventi catastrofici ambientali e sanitari, sostenere la creazione di un registro elettronico centralizzato europeo che contenga informazioni sulla sostenibilità (fattori ESG-Environment Social Governance) delle imprese, incoraggiare e sostenere la rendicontazione della sostenibilità climatica, ambientale e sociale delle PMI con appositi programmi e strumenti che offrano alle imprese agevolazioni finanziarie e operative.

Le BCC a sostegno della popolazione ucraina

Attenzione alle truffe perpetrate a nome di “BCC Federcassa Spa”

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