Si è tenuta il 5 dicembre presso la Torre medievale di Santa Maria di Udine la presentazione del volume “Storia delle BCC. 140 anni di Credito Cooperativo in Friuli-Venezia Giulia” (edito da Ecra) a cura di Mario Robiony e Stefano Miani, rispettivamente professore associato di Storia Economica e professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari dell’Università degli Studi di Udine.

Il presidente dell’Associazione Regionale FVG, Luca Occhialini

“Centoquarant’anni di crescita sono stati riportati in maniera molto interessante in questo libro, grazie soprattutto all’apertura degli archivi delle Banche di Credito Cooperativo, ha affermato nell’occasione il presidente dell’Associazione Regionale delle BCC, Casse Rurali e Artigiane, Zadružne Banke del Friuli-Venezia Giulia, Luca Occhialini. Presentiamo questo libro che racconta una storia di successo di tante BCC vicine al territorio, espressione del territorio ed espressione di comunità di questa Regione, che partendo dallo “zero virgola” delle quote di mercato di 140 anni fa sono arrivate, oggi, ad oltre il 40%. Quindi una grandissima responsabilità”.

Il volume, presentato da Emanuele Colombo, professore ordinario di Storia economica dell’Università Cattolica di Milano, si articola in sette capitoli, ognuno dei quali è dedicato a una fase di questo lungo percorso compiuto dalla cooperazione di credito regionale ed è costruito, oltre che sulla base della letteratura generale e specialistica sul tema, anche sull’utilizzo di fonti edite (come ad esempio ai bilanci) e inedite, come i documenti conservati presso gli archivi storici delle singole banche, della Federazione regionale e della Banca d’Italia.

In particolare, il testo offre molteplici spunti di riflessione sul ruolo svolto dalle Casse Rurali nel periodo di ricostruzione post-bellica che con la loro vitalità espressa sotto forma di iniziative e idee risollevarono dalle ceneri della guerra le società friulana e giuliana, entrambe fortemente provate dalla distruzione e dalle occupazioni nazifasciste, cosacche e jugoslave; fino all’impegno delle BCC insieme alla Federazione per la crescita del tessuto sociale ed economico durante la ricostruzione post-terremoto del 1976.

Il libro non è solo memoria ma si rivolge anche alle future generazioni di cooperatori, a cui l’Associazione Regionale FVG intende trasmettere la consapevolezza delle proprie origini e lasciare un solido capitale immateriale, fatto di valori e relazioni, accumulato in 140 anni di storia.

L’evento è stato arricchito dalla partecipazione del prorettore dell’Università degli Studi di Udine, Andrea Caffarelli, del presidente e del direttore di Federcasse, Augusto dell’Erba e Sergio Gatti.

“La storia del Credito Cooperativo nel Friuli-Venezia Giulia è forse una più importanti d’Italia – ha sottolineato il presidente dell’Erba – perché vi sono caratterizzazioni diverse e disomogeneità che sono state poi una ricchezza. Questo territorio ha avuto vicende che storicamente conosciamo e che si sono riverberate nella storia di cooperazione di credito. Come ricordate nel libro, vi sono state Casse Rurali che sono nate per spirito cristiano cattolico e altre per ragioni laiche; talune di lingua slovena e gran parte di lingua italiana quindi un coacervo straordinario di saperi e culture che si sono ritrovate nell’idea della cooperazione a vantaggio dei territori”.

Un riconoscimento importante è giunto nel corso dell’incontro, in particolare, dall’assessora regionale alle Finanze del FVG, Barbara Zilli. “Le BCC sono un patrimonio collettivo con una storia di valori e visioni condivisi. Grazie a un forte legame con le comunità hanno saputo coglierne le necessità e dare risposte al territorio, contribuendo a costruire una realtà economica e sociale fondata sui valori della cooperazione e del mutuo aiuto”. “In Italia i cittadini di 723 Comuni hanno, come unica presenza bancaria, una banca cooperativa e che un terzo degli sportelli è collocato in Comuni nelle cosiddette aree interne”.

“L’Amministrazione regionale guarda con attenzione al sistema del Credito Cooperativo, ha sottolineato nelle conclusioni Zilli, una cartina di tornasole che offre una fotografia attuale delle esigenze dei cittadini con informazioni che ci permettono di rispondere in maniera efficace con adeguati provvedimenti legislativi”.

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